Numerosi gli attivisti di diverse associazioni ambientaliste e animaliste, tra cui il WWF Trentino, ENPA, LAC, LAV, LEGAMBIENTE, LIPU e altre realtà, che nella giornata di ieri si sono ritrovati per una biciclettata lungo la Valle dell’Adige, allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sul problema del bracconaggio dei nidi di tordi.
“Ogni primavera bracconieri da tutto il Nord Italia infatti giungono nei meleti del Trentino Alto Adige per prelevare illegalmente i nidiacei di tordo bottaccio, merlo e cesena. Una volta catturati, gli uccelli vengono dotati di un anello inamovibile per fingere la provenienza da allevamento, vengono cresciuti allo stecco e infine venduti come richiami vivi per la caccia da capanno: passeranno il resto della loro vita in gabbiette minuscole”, spiegano gli animalisti, che chiedono alle amministrazioni, in particolare a quella altoatesina, servizi dedicati e apposite investigazioni per contrastare il bracconaggio.
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