Il sipario ancora non si è chiuso su questo Giro d’Italia 2021. La ventunesima tappa della Corsa Rosa è un ultimo atto per salutare questa 104° edizione. Una cronometro di 29 chilometri che partiranno da Senago e termineranno in Piazza Duomo a Milano. Il percorso non riserva particolari difficoltà, se non nelle ultime curve in centro in cui curve a novanta gradi limitano la spinta dei corridori. Gli specialisti delle lancette perciò cercano un successo di prestigio per onorare queste tre settimane entusiasmanti.

Tutti gli occhi erano puntati su Filippo Ganna per la vittoria di tappa. Il piemontese della Ineos Grenadier ha tenuto una media di 53,8 km/h e addirittura in prossimità dell’arrivo è costretto a cambiare bici per una foratura alla ruota posteriore. Il campione del mondo a cronometro vince questa ventunesima frazione, diventando l’unico corridore a vincere cinque prove a cronometro consecutive al Giro d’Italia. Ganna tiene dietro i suoi diretti avversari, come Edoardo Affini e Remi Cavagna. Proprio l’atleta francese stava per strappare la palma d’oro della tappa. Tuttavia nelle curve finali di questa cronometro non riesce a frenare in tempo e cade, terminando quindi la sua gara in seconda posizione.

Per quanto riguarda invece la sfida per la maglia rosa, Egan Bernal si difende anche oggi lasciando per strada solo qualche secondo. Il colombiano, quindi, festeggia sotto la madonnina di Milano sia la maglia bianca di miglior giovane che la maglia rosa di vincitore del Giro d’Italia 2021. Chiude secondo in classifica generale un enorme e grandissimo Damiano Caruso, terzo e con diversi rammarichi Simon Yates. La maglia ciclamino, invece, è tutta di Peter Sagan, che è riuscito a conservala fino a Milano. Mentre la maglia azzurra è coccolata da Geoffry Bouchard.

La cucina milanese è sicuramente tra le più ricche ed esportate e citare il risotto alla milanese e il pandoro è d’obbligo. Tuttavia oggi non possiamo non sederci a tavola e festeggiare la maglia rosa con uno dei piatti più famosi ed iconici del mondo. Le prime notizie della cotoletta alla milanese risalgono al 1148 e bisogna usare la lombata di vitello e per dare il tradizionale colore dell’oro, impanarla con uovo e pangrattato.