Il Giro d’Italia oggi prevede un arrivo in salita, inedito e a 1531 metri sull’Alpe di Mera. Penultima occasione, quindi, per attaccare la maglia rosa Egan Bernal. La tappa odierna è ridotta e modificata, per evitare di passare sul Mottarone, luogo della catastrofe della funivia di Stresa di qualche giorno fa. Il programma dell’Abbiategrasso-Alpe di Mera perciò prevede 166 km, tutti finalizzati sulla salita finale. L’Alpe di Mera è un GPM di prima categoria, lungo 9,7 chilometri con pendenze medie del 9% e picchi del 14%.
Il clima è di quelli tesi e difficili. La fuga va via a fatica con sei uomini, ma il gruppo è sempre col fiato sul collo degli attaccanti di giornata. Durante l’avvicinamento all’Alpe di Mera il gruppo è trainato sia dalla Deceuninck Quick Step e anche dal Team BikeExchange. Una volta raggiunta la fuga sull’Alpe di Mera, Joao Almeida allunga sul gruppo dei migliori. Dopo poco è raggiunto da Simon Yates, Vlasov, Caruso e Bennett. A 5 km dal traguardo affonda l’attacco Yates e fa il vuoto. La maglia rosa viene trascinato da Dani Martinez e riesce a recuperare gli altri attaccanti. A 2 km uno splendido Bernal va a caccia dell’inglese in testa alla corsa. Yates resiste di forza e a denti stretti, andando a trionfare in solitaria, mentre Almeida arriva secondo e Bernal terzo.
In ottica di classifica generale la maglia rosa, quindi, perde poco o nulla, grazie soprattutto al lavoro dei suoi gregari. La classifica quindi rimane invariata: Egan Bernal primo, Damiano Caruso secondo a 2’29”, Simon Yates a 2’49”. Per affrontare l’ultima immane fatica di domani (oltre 4000 metri di dislivello) consiglio il cibo dei pellegrini che si arrampicavano quassù per adorare la Madonna Nera della Mera. I Coponeit, infatti, sono degli involtini di foglie di lavassa con dentro erbe miste e salumi.
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