La seconda settimana del Giro d’Italia parte con una frazione semplicemente spettacolare. L’undicesima tappa da Perugia a Montalcino prevede 162 chilometri che attraversano l’Umbria e la Toscana, ma soprattutto quattro settori delle strade bianche senesi. 35 chilometri di sterrato, tutti negli ultimi 70 km della gara, che regalano paesaggisticamente uno spettacolo unico nel suo genere. Si scalerà due volte la salita di Passo del Lume Spento, lungo 13,5 km con pendenze che arrivano fino al 16%. Dopo la seconda volta la discesa virerà verso Montalcino, dove ad attendere i corridori ci sarà una rampa con una pendenza al 10-12%.
Il riposo di ieri è già bello che dimenticato. Non appena si danno le prime pedalate undici uomini se ne vanno in fuga: Lawrence Naesen (AG2R Citroën Team), Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), Enrico Battaglin (Bardiani-CSF-Faizanè), Francesco Gavazzi (EOLO-Kometa), Simon Guglielmi (Groupama – FDJ), Taco van der Hoorn (Intermarché – Wanty – Gobert), Roger Kluge (Lotto Soudal), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal), Bert-Jan Lindeman (Team Qhubeka ASSOS), Mauro Schmid (Team Qhubeka ASSOS) e Alessandro Covi (UAE-Team Emirates). Il gruppo lascia crescere il vantaggio dei fuggitivi fino ai 13 minuti, poi parte una caccia forsennata per recuperare la fuga. Il gruppo dei migliori accelera sotto le pedalate sia di Filippo Ganna, sia di Peter Sagan. Nel primo tratto di sterrato si staccano Remco Evenepoel e Aleksandr Vlasov, ma recuperano nel tratto di asfalto. Nel secondo tratto di sterrato, il più lungo dell’intera frazione, il gruppo dei migliori si riduce ancora, infatti Peter Sagan alza bandiera bianca sulle pendenze in sterrato più impervie.
Sul terzo settore di sterrato di Castelnuovo dell’Abate Gianni Moscon si mette davanti al gruppo trainando il suo capitano e tutto il gruppo. Remco Evenepoel, invece, si stacca sempre più solo e, nell’ultimo tratto di sterrato, cresce il vantaggio della maglia rosa sul belga, che prova a rientrare affogando nella polvere. È sull’ultimo GPM, infine, che la classifica subisce uno scossone: Egan Bernal scatta e dà un’altra mazzata a tutti i suoi avversari: Ciccone crolla sulle pendenze più dure del Passo del Lume Spento, mentre Vlasov e Yates stringono i denti. La vittoria di tappa viene decisa in un duello tra Mauro Schmid e Alessandro Covi, che però si deve arrendere ai 50 metri dal traguardo, mentre lo svizzero trionfa di forza. Ancora un piazzamento quindi per l’Italia. In ottica classifica generale, tutto sotto controllo per la maglia rosa Egan Bernal capace oggi di scavare un nuovo indelebile solco, mentre alle sue spalle la graduatoria ne esce rivoluzionata: secondo chiude Vlasov con un ritardo dal colombiano di 45”; terzo Caruso con 1’12”; quarto Carthy con 1’17”; quinto Yates con 1’22”.
La tappa di oggi non è solo da ricordare per i tratti in sterrato che hanno mandato in crisi i big di classifica, ma anche perché si sono attraversati i vigneti del Brunello di Montalcino. Vino pregiato dal tipico colore rubino e da servire su bicchieri dalla forma ampia per assaporarne pienamente l’aroma.
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