Cos’hanno in comune la stazione delle autocorriere di via Pozzo, la concessionaria Fiat di via Manzoni, la Casa della Giovane, l’Ospedale S. Chiara, l’Ospedalino e alcuni condomini e ville di Trento (a parte l’essere edificati a Trento)? Sono tutti edifici progettati dall’architetto Carlo Keller (alcuni in collaborazione con l’ing. Eugenio Taddei), realizzati negli anni Cinquanta e Sessanta.
Nato a Cles nel 1906, l’architetto Keller, formatosi presso l’Istituto Superiore di Architettura di Venezia da poco istituito (nel 1926), fu attivo dagli anni Trenta agli anni Ottanta. Alla sua morte, il 24 maggio 1982 a Trento, ha lasciato in eredità un patrimonio di costruzioni e di progetti, donato all’Archivio provinciale di Trento dalla nipote Ilaria Tunisi.
La conoscenza di questo prezioso archivio professionale, al quale sono dedicate alcune riflessioni introduttive e un capitolo del libro “Archivi del costruire. Per una storia dell’architettura e dell’ingegneria in Trentino”, edito dall’Ufficio Beni archivistici della Provincia autonoma di Trento, sarà approfondita giovedì 20 maggio alle 17 (in modalità a distanza). Roberta Arcaini, tra i curatori del volume, e Fabio Campolongo della Soprintendenza per i beni culturali dialogheranno con Ilaria Tunisi e Umberto Fumai, che fu collaboratore di Keller, a partire dall’archivio “terapeutico” dell’architetto Carlo Keller. “Terapeutico – spiega Roberta Arcaini – per sottolineare due aspetti: l’intensa attività in ambito di edilizia ospedaliera, all’interno di una produzione che si scoprirà molto varia, svolta da Keller e dai suoi collaboratori, come ad esempio Umberto Fumai, e l’utilità di questa documentazione, per ‘prendersi cura’ di edifici realizzati nei decenni scorsi, fra i quali la stazione delle autocorriere, realizzata intorno al 1954, e l’Ospedale S. Chiara, che risale agli anni 1960-1969″.
Per partecipare attivare il link: https://sites.google.com/provincia.tn.it/giovedinarchivio/home. L’iniziativa è accreditata presso l’Ordine degli architetti della Provincia di Trento.
anche la chiesa di Padergnone e il campanile di Nanno e la Banca di Cles – mi pare di ricordare