Non mi infastidisce vedere la maglia rosa che tira davanti al gruppo, anzi: no, non “sporca” quel rosa, non lo sminuisce il duro lavoro del gregario vestito da Re. Inzuppatissimo.
Perché quella maglia non è solo il simbolo del primato ma molto di più: è sofferenza, è dolore, è sacrificio.
Pippo Ganna in rosa che va a prendere le borracce (ieri), Pippo Ganna in rosa che traina il gruppo macinando chilometri su chilometri al vento (oggi) è tutto questo e anche di più.
E quella maglia, anche se oggi la perderà, la sta onorando più che mai.
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