La pioggia scende a secchi rovesci durante tutta la quarta tappa del Giro d’Italia. 186 chilometri da Piacenza a Sestola sotto un tempo che terribile è dir poco. Tanta fatica per i corridori che oggi affrontano una frazione da dividersi in due periodi. Il primo molto pianeggiante, perché i corridori percorreranno la via Emilia fino a Parma, il secondo molto impegnativo, perché attraverseranno l’appenino modenese. Sarà un saliscendi senza respiro, prima Castello di Carpineti, poi Montemolino, dove negli ulti 3 chilometri presenta un muro al 18%, e infine il Colle del Passerino, una salita lunga 4 chilometri con pendenze attorno al 10%. L’arrivo a Sestola sarà solo a 2,5 km dallo scollinamento.
Una fuga composta da venticinque uomini prende il largo sul gruppo maglia rosa, che fa il possibile per rientrare. Addirittura Filippo Ganna si mette a tirare tutto il gruppo per poter ridurre uno svantaggio che continua inesorabilmente a salire km dopo km. Nel gruppo della fuga, invece, Juul-Jensen, Rein Taaramäe e Quinten Hermans allungano dopo il primo GPM conservando circa due minuti di vantaggio. Sul Colle Passerino Alessandro de Marchi rientra sulla testa della corsa con tutta la sua furia, trascinandosi dietro anche Dombrowski. Proprio l’americano allunga a 3 km dal traguardo e mulinando le gambe come non mai, mantiene il distacco per andare a trionfare sotto il traguardo di Sestola!
Nel gruppo dei migliori, invece, perde contatto Joao Almeida che va in grande difficoltà (naufraga a 4 minuti dai big), mentre Landa, Ciccone e Bernal attaccano, misurando le fatiche dei diretti avversari e guadagnando secondi importanti in vista del futuro. Tuttavia i più grandi complimenti vanno dati ad un ragazzotto di 34 anni: oggi Alessandro de Marchi rivoluziona la classifica generale e indossa la maglia rosa di leader del Giro d’Italia.
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