Vengono da Torino le testimonianze dei primissimi festeggiamenti per la festa degli innamorati: il Castello del Valentino, che conserva ancora le spoglie del Santo martire, e l’annesso parco in riva al Po, erano il luogo per eccellenza dove la nobiltà torinese mescolava religione e mondanità. Oggi come allora Torino oggi si agghinda a festa per un “amore infinito“, quello per il Giro d’Italia. Anche la maglia rosa cerca il suo “valentino” come le dame di un tempo, e per il primo indossatore si scatenerà una guerra senza quartiere. 8,6 chilometri a cronometro per le vie della prima capitale d’Italia e lungo il parco del Castello del Valentino. Una prima frazione rapida ed esplosiva, con medie che vanno dai 55 ai 57 km/h.
A brillare su tutti e conquistare il cuore della mitica maglia rosa è stato Filippo Ganna. Il piemontese è stato capace di cogliere le giuste traiettorie e di spingere fino in fondo i rapporti più duri.
Il migliore in chiave classifica generale è stato invece Joao Almeida, che guadagna secondi fondamentali sui suoi diretti avversari. Il portoghese distacca di 20 secondi Bilbao e Yates, 23 secondi su Nibali (che dà ottime conferme visto il precoce recupero dall’infortunio) e 30 secondi su Landa.
Per festeggiare, di solito si usa spumante e vino, ma qui a Torino non si può perdere l’immancabile “bicerin“, bevanda calda a base di cioccolato, caffè e crema di latte. E allora brindiamo alla salute di Filippo Ganna, ma soprattutto brindiamo finalmente alla partenza del 104° Giro d’Italia!
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