Nella giornata di domani, come ogni venerdì, il ministero renderà nota la nuova classificazione dei territori per definirne la colorazione, basandosi sui parametri dell’Rt e dell’incidenza. Lo ha ricordato il presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti, anticipando che l’Rt del Trentino attualmente è pari a 0,83: “Un dato che sta a significare che per la quarta settimana consecutiva abbiamo un Rt da zona gialla – ha spiegato -. L’incidenza si dovrebbe aggirare sui 225, quindi inferiore ai 250. Numeri tecnicamente da zona arancione, anche se non spetta a noi prendere le decisioni sulla classificazione”.
“Siamo confortati da una situazione che si va alleggerendo, anche oggi i numeri delle terapie intensive si sono abbassati anche se abbiamo comunque 4 decessi, che sono sempre gravi, la stabilizzazione di cui parlavamo viene confermata”, ha aggiunto Fugatti: “Non posso dare certezze, ma se domani saremo in zona arancione, a partire dal 7 ripartiranno anche le scuole superiori con il 50% di presenza e riapriranno gli esercizi commerciali previsti chiusi in zona rossa”.
L’assessore alla salute Segnana ha quindi commentato il nuovo decreto ed in particolare l’aspetto dell’obbligo vaccinale dei sanitari: “Stiamo ancora aspettando le disposizioni nazionali per fare le nostre valutazioni. Intanto, l’Azienda sanitaria sta organizzando incontri mirati per far capire quanto sia importante il vaccino per i pazienti, ma soprattutto per gli operatori sanitari”.
Sul tema dei vaccini è intervenuto anche il dottor Antonio Ferro, dell’Apss: “Complessivamente le vaccinazioni stanno procedendo in modo fluido, come dimostrano i dati, che portano il Trentino ai vertici nazionali nella classifica delle somministrazioni. Questo ha un impatto sulla mortalità e sull’incidenza del contagio: oggi abbiamo solo 6 persone sopra gli 80 anni contagiate e questo è il dato più eclatante sull’efficacia della campagna vaccinale“.
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