Torna “Performing Arts Generation”, il percorso di formazione per giovani artisti

Lo spazio pubblico, inteso come luogo della comunità e della collettività, ma anche come occasione per la definizione di identità plurali e mutevoli, è al centro della seconda edizione di “Performing Arts Generation”, il percorso di formazione e mentoring curato da Pergine Festival nell’ambito del Piano Giovani di Zona di Pergine e della Valle del Fersina.

Il bando quest’anno diventa “Urban Edition” e si rivolge ad artisti e artiste under 35 impegnati nel campo delle performing arts, con particolare attenzione a quelle declinate sullo spazio pubblico. Verrà data precedenza a chi risiede in Trentino, mentre chi risiede fuori provincia sarà inserito in una lista d’attesa e potrà accedere al percorso solo in caso di posti disponibili. Le iscrizioni devono pervenire agli organizzatori entro lunedì 12 aprile secondo le modalità indicate sul sito di Pergine Festival.

Performing Arts Generation intende creare una comunità artistica temporanea, aperta al dialogo, alla sperimentazione e al confronto. Sono cinque gli incontri in programma, quattro in webinar e uno sul campo. La formazione sarà curata e coordinata da Carla Esperanza Tommasini, direttrice artistica di Pergine Festival, e Chiara Organtini, collaboratrice di Santarcangelo Festival e WpZimmer (BE).

Si inizia il 14 aprile, introducendo i partecipanti alle tematiche, alla storia e alle estetiche della creazione nello spazio pubblico, con la presentazione del caso studio “Bolzanism Museum”, progetto di Campomarzio, Cooperativa 19 e Teatro Cristallo. Si prosegue il 17 aprile con una giornata di lavoro sul campo a Pergine Valsugana. Mercoledì 21 aprile, si torna in webinar per parlare di dialogo artistico con il luogo ed esaminare 3 casi studio: “Macinante”, “Via S. Pietro 4” e “Stanze’’, con ospite Paolo Giorgio del Circolo Bergman. Il 28 aprile si parlerà di esperienza e partecipazione con il pubblico: toccherà ad Andrea de Magistris del collettivo Dynamis presentare i casi studio “2115” e “Y – La variabile del calcio”. Il 5 maggio, infine, il percorso si conclude discutendo del dialogo artistico con il luogo, in compagnia di Elisabetta Consonni, coreografa, vincitrice del bando Open Creazione Contemporanea 2019 con la realizzazione di “Ti voglio un bene pubblico”.

A conclusione del percorso, i partecipanti potranno proporre una propria idea progettuale. Le proposte verranno valutate dai formatori, che selezioneranno due progetti a cui andranno 600 euro come sostegno alla creazione. Tra metà maggio e metà giugno, gli artisti selezionati saranno seguiti dallo staff di Pergine Festival nello sviluppo del proprio progetto e da Lisa Gilardino, curatrice e manager per le arti performative.

I progetti, in forma di studio, verranno quindi inseriti nella programmazione della 46° edizione di Pergine Festival, in programma dal 2 al 17 luglio a Pergine Valsugana.

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