Il no al completamento della Valdastico, il progetto di collegamento autostradale fra Trentino e Veneto, espresso dall’ associazione “Terra fra i Monti” di Trento varca i confini provinciali e arriva anche da Bolzano e Innsbruck.
C’è la firma anche dalle associazioni “gemelle” dell’Heimatpflegeverband di Bolzano e della Tiroler Heimatpflege di Innsbruck, in calce alla lettera aperta che l’associazione ha inviato al presidente della Giunta provinciale Fugatti, invitandolo a ripensare il progetto e ad allinearsi ai principi del Green Deal europeo, diretto a disincentivare l’utilizzo del trasporto su strada e trasferire su rotaia, entro il 2050, il 75 per cento del traffico merci.
“La volontà della Giunta provinciale di completare la Valdastico nord – scrivono le tre associazioni che si battono per la protezione e la salvaguardia dell’ambiente montano – rappresenta “una assurda prova muscolare con effetti deleteri, se l’opera si realizzerà, per le popolazioni della provincia di Trento, della provincia di Bolzano e del Land Tirol, le tre entità legate all’Euregio”.
“Serve invece trasferire quote significative di traffico merci su ferro, senza attendere l’alta capacità ferroviaria ma anche già utilizzando la capacità residua dell’infrastruttura esistente” aggiunge l’associazione “Terra fra i Monti” sottolineando la necessità di adottare una politica coerente con i princìpi enunciati dalla Commissione europea e facendo appello al Presidente Fugatti a rivedere la propria posizione e ad abbandonare definitivamente il progetto di completamento della Valdastico.
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