L’ACF Trento vola con i gol di Alessandra Tononi: la nostra intervista alla giovane centrocampista trentina

Alessandra Tononi in azione. La giovane centrocampista ha segnato due reti in campionato, sbloccando le ultime due partite contro Spal e Portogruaro

Non sono solo i successi nel maschile a tenere alto il vessillo della Trento calcistica: nella stagione in cui gli aquilotti puntano con decisione al ritorno in Serie C, anche le ragazze del Trento Calcio femminile stanno disputando un campionato straordinario. Arrivati quasi al giro di boa, la compagine allenata da Massimo Spagnolli si trova al secondo posto nel girone B della serie C, ad un punto dalla capolista Cortefranca, con 10 vittorie su 11 partite. Tra le rivelazioni di quest’ultima parte di stagione, c’è la centrocampista classe 2000 Alessandra Tononi, che con due prodezze balistiche ha sbloccato gli ultimi due match contro Portogruaro e Spal: due reti fondamentali per lanciare le trentine verso un girone di ritorno che si preannuncia infuocato.

Alessandra, vi sareste aspettate a inizio stagione di trovarvi così in alto in classifica?

Non ci eravamo date obiettivi, ma per ora il bilancio è certamente positivo e speriamo di continuare su questa strada. È un campionato inevitabilmente segnato dalla pandemia.

Come lo state vivendo?

Poco dopo l’inizio ci siamo dovute fermare, e la coppa è stata annullata. Poi fortunatamente il campionato è ripreso, ma anche durante la pausa abbiamo avuto la possibilità di allenarci da casa, grazie al lavoro del nostro staff.

Com’è giocare in questo contesto?

Affrontiamo le partite senza pensarci, ma la pandemia ci porta qualche difficoltà, anche all’interno dello spogliatoio. Noi però siamo sempre molto attente, perché ci teniamo a continuare a fare quello che ci piace.

Dall’esterno si nota la forza del gruppo, quanto conta nei risultati raggiunti finora?

Il gruppo si conosceva già da un paio di anni, e ha integrato bene anche le nuove arrivate. Ci dispiace non poter festeggiare come vorremmo nei dopo partita, ma nei momenti in cui stiamo assieme, tra allenamento e spogliatoio, riusciamo comunque a fare gruppo.

Siete molto attive anche fuori dal campo, con iniziative come il calendario e un’intensa attività sui social, che vi permette di raggiungere il pubblico anche a spalti chiusi.

Sì, cerchiamo di coinvolgere un po’ tutte le ragazze, c’è un entusiasmo generale, favorito anche dai risultati ottenuti in campo.

Come nasce questo filotto di vittorie? Dopo la prima sconfitta, contro la capolista Cortefranca, non avete più perso…

La prima partita è sempre un’incognita, poi siamo state brave a non perdere mai la motivazione e l’entusiasmo. Partita dopo partita, vedere che la squadra c’è e gira bene ha aumentato l’autostima e la voglia di mantenere questi risultati.

Come valuti il livello del campionato?

Chi più chi meno, le squadre al vertice stanno facendo bene, sono tutte molto aggressive e competitive. La sfida contro il Cortefranca può essere decisiva, ma ci sono altre realtà, come Venezia o Padova, che possono essere pericolose.

Alessandra Tononi, centrocampista del Trento calcio femminile

Da pallavolista a calciatrice, raccontaci di questa tua scelta…

Il primo contatto con il calcio l’ho avuto a 14 anni, ma poi sono tornata alla pallavolo, che ho praticato fino a due anni fa. Fin da piccola, però, ho sempre giocato a pallone, a scuola, con amici, o seguendo mio fratello ad allenamento. E quando ho scoperto che a Trento c’era una squadra femminile mi sono buttata.

C’è qualche calciatrice a cui ti ispiri?

Indosso la maglia numero 13, in onore di Alex Morgan. Tra le italiane mi piace Marta Mascarello, della Fiorentina, per la giovane età e la voglia di fare che dimostra quando scende in campo.

Vi sentite delle privilegiate a poter giocare in un periodo in cui tanti sportivi sono fermi?

Siamo fortunate a poterci allenare e giocare. Stare in campo è un privilegio: a chi non può farlo dico di non mollare, ci saranno tempi migliori e sarà molto più bello dopo, con la consapevolezza di cosa si è perso in questo periodo.

Pensi che il calcio, tradizionalmente considerato uno sport maschile, si stia aprendo sempre di più anche alle donne?

Ci sono ancora tanti stereotipi da superare, e anche noi, come Trento, proviamo a farli cadere con diverse iniziative. Non è facile, perché il calcio viene ancora troppo spesso considerato come uno sport esclusivamente maschile, ma penso che anche grazie alle ragazze della Nazionale e allo sviluppo della serie A si sta registrando un cambiamento positivo. Lo vediamo anche noi, con le dirette delle nostre partite seguite sempre da più tifosi. È un dato che fa ben sperare, anche se il percorso è ancora lungo.

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