Il Parco Archeo Natura di Fiavé aprirà i battenti a giugno. Quest’anno, tra l’altro, ricorre il decennale dell’iscrizione delle palafitte trentine alla lista dei patrimoni mondiali dell’Unesco.
Il parco è stato ideato dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento. Si estende su una superficie di 12.000 mq, all’interno di una riserva naturale vicina a un’area archeologica dove sono tuttora visibili i resti dei pali delle costruzioni preistoriche.
È grazie alle ricerche di Renato Perini negli anni Sessanta, proseguite da Franco Marzatico, attuale soprintendente per i beni culturali del Trentino, che si è giunti alla creazione del Parco Archeo Natura di Fiavé. Sono state ricostruite le palafitte dell’età del Bronzo, con installazioni che ricordano la “selva di pali”, come venivano chiamati i resti delle palafitte dai primi archeologi.
Il percorso sarà arricchito da installazioni e pannelli per raccontare la vita ai tempi dell’età del Bronzo. Saranno inoltre realizzati un centro per le videoproiezioni, un’area di sosta e alcuni spazi dedicati alle famiglie e ai bambini.
Fiavé è una delle 111 località, insieme a Ledro, che costituiscono il sito transnazionale dedicato alle palafitte preistoriche dell’arco alpino, entrate nel 2011 a far parte della lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Anche il territorio delle Giudicarie ha ricevuto un importante riconoscimento, quello di Riserva della Biosfera Unesco, mentre le Dolomiti di Brenta sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità.
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