È stato firmato nei giorni scorsi l’accordo che sancisce un rapporto di collaborazione stabile tra l’Università di Trento e la SAT, Società degli alpinisti tridentini, nell’ambito della formazione e della ricerca sul tema della montagna e del patrimonio bibliografico dell’ambiente montano.
L’accordo, nato dall’incontro tra la passione per la montagna e il gusto della conoscenza, getta le basi per una collaborazione che si avvale delle competenze tecnico-scientifiche e delle reciproche strutture e attrezzature per sviluppare e realizzare idee progettuali, programmi didattici, di studio e di ricerca integrata nei settori di comune interesse. In particolare, UniTrento e Sat si impegnano a sviluppare in modo congiunto ricerche, attività di tirocinio, iniziative di formazione anche permanente e lo svolgimento di tesi di laurea e di dottorato; a finanziare borse di studio e assegni di ricerca; all’interscambio di documentazione libraria e pubblicazioni scientifiche; all’organizzazione in comune accordo di convegni, seminari e riunioni scientifiche; a partecipare a programmi di ricerca regionali, nazionali, europei e internazionali.
A definire il lavoro sarà una Commissione di programmazione scientifica composta da dieci rappresentanti designati dall’Università e selezionati tra il personale docente e ricercatore interessato ai temi della montagna e da dieci rappresentanti designati dalla Sat tra componenti delle sue commissioni.
“Ci fa piacere che una istituzione storica di grande valore per il territorio come la Sat abbia trovato nell’Università un partner privilegiato per sviluppare in modo più strutturato nuovi progetti grazie a un approccio scientifico”, ha commentato il rettore uscente Paolo Collini: “Come Ateneo siamo molto contenti di poter contribuire alle future attività di Sat, valorizzandole anche grazie all’entusiasmo dei colleghi e delle colleghe che, all’attività di ricerca, uniranno la loro passione per la montagna”.
“Con questo protocollo d’intesa coroniamo un progetto accarezzato da lungo tempo”, ha quindi dichiarato Anna Facchini, presidente della Società degli alpinisti tridentini: “Valorizzare e incentivare l’approfondimento scientifico sui temi della montagna è stato uno dei primi obiettivi che come presidenza ci siamo posti. Viviamo ogni giorno la complessità, il desiderio di conoscenza, l’esigenza di un dialogo a più voci, in grado di individuare le domande di una società che attraversa una fase di incertezza mai riscontrata prima, alla quale anche la Sat con i suoi 150 anni di storia, deve poter fornire risposte autorevoli”.
Negli anni l’Ateneo di Trento ha sviluppato numerose attività dedicate all’ambiente montano e all’alta quota: dagli studi di impatto ambientale all’osservazione climatica e ai progetti di rigenerazione della montagna, dall’elaborazione di uno specifico modello di management all’analisi dell’architettura di sentieri e rifugi, dall’approfondimento della regolamentazione e responsabilità connesse all’attività sportiva esercitata in montagna alla tecnologia dei materiali. Attività che coinvolgono docenti di aree disciplinari diverse dell’Ateneo di Trento con i dipartimenti di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, di Economia, di Fisica, ma anche di Giurisprudenza e di Lettere e Filosofia e con il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente. Con una mappatura delle iniziative, sono stati identificati cinque filoni di interesse principali sui quali l’Ateneo si propone ora di collaborare con la Sat: approccio sostenibile alla gestione equilibrata di un territorio montano; biodiversità e turismo; studio e documentazione, meteorologia, architettura e organizzazione dello spazio; sport in montagna; montagna, didattica e comunicazione.
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