Due nuove “stanze degli abbracci” nelle Rsa dell’Apsp Civica di Trento: una alla Rsa San Bartolomeo, l’altra alla Rsa Angeli Custodi, entrambe in funzione. Sono iniziate le visite e i familiari possono tornare ad abbracciare i loro cari ospitati nelle due realtà, sia pure attraverso un sottile velo di plastica. Le nuove “stanze” sono frutto di una donazione. Le parrocchie del Duomo e di Santa Maria hanno voluto utilizzare in questo modo il lascito della signora Marina Larcher Fogazzaro. Il parroco don Andrea Decarli ha riunito il Consiglio parrocchiale e la Caritas del Duomo la cui referente, Loredana Lorenzi, ha preso contatto con il consiglio di amministrazione e con la presidente dell’Apsp Civica, Michela Chiogna, e il dono della benefattrice si è così concretizzato in due strutture che consentono un incontro un po’ più ravvicinato, pur nel rispetto delle disposizioni anti contagio. Spiega Michela Chiogna: “Voglio ringraziare la parrocchia e la generosa signora Larcher Fogazzaro per la donazione fatta. Grazie a loro, abbiamo potuto creare e mettere a disposizione una struttura che è anche un segno di speranza e di affetto. Affetto che, finalmente, si può manifestare anche con un abbraccio”.
Una piccola targa, davanti alle stanze degli abbracci, ricorda a tutti gli utenti che qualcuno, in maniera totalmente disinteressata, ha preso a cuore le loro esigenze.
“Abbiamo pensato che l’aiuto non è solo dare cibo – minimizza don Andrea Decarli. “Serviva dare una mano anche per quanto riguarda gli affetti”.
L’Apsp Civica auspica che presto le condizioni generali permettano di completare e mettere in pratica i protocolli per riaprire finalmente alle visite, senza barriere nelle strutture, forti della vaccinazione che ha raggiunto la quasi totalità degli ospiti. Nel frattempo, in tutte e quattro le Rsa della Civica, le stanze degli abbracci sono funzionanti e hanno già permesso a molti familiari di tornare a sentire il contatto col proprio caro.
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