“La Caserma” arriva in Val di Gresta

Le reclute mentre ascoltano le spiegazioni di Italo e Fiorenzo

Nella puntata di ieri sera, martedì 16 febbraio, il docu-reality di Rai 2 “La Caserma” è sbarcato in Val di Gresta; grazie alla guida di due alpini del gruppo di Mori, Italo e Fiorenzo, le reclute hanno potuto rivivere la storia del Monte Nagià Grom.

Durante la Grande Guerra, infatti, il colle nei pressi del paese di Manzano era un caposaldo austro-ungarico dalla quale i soldati dell’esercito del Kaiser potevano tenere sotto controllo tutta la valle del Cameras attraverso una serie di postazioni di artiglieria e osservatori.

Il caposaldo era in grado di difendersi da tentativi di aggiramento e costituiva un complesso piuttosto articolato, organizzato in modo da garantire al presidio militare la massima autonomia possibile. Sulla sommità del colle venne scavata una trincea perimetrale che garantiva una difesa a 360 gradi, suddivisa in postazioni di combattimento numerate in cifre romane da I a XIV.

Dalla trincea sommitale, dalle postazioni d’artiglieria in caverna o all’aperto e dagli osservatori, partivano i camminamenti che assicuravano un collegamento protetto con i servizi situati nel cuore della fortificazione. In posizione defilata rispetto al tiro delle artiglierie nemiche erano collocati i centri vitali del caposaldo: baraccamenti per l’alloggio degli ufficiali, delle truppe e degli operai, magazzini di materiali, una cisterna da campo e una cucina dotata di un magazzino viveri.

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