Durante l’abituale conferenza stampa sull’andamento della pandemia da Coronavirus in Trentino, il presidente della Giunta provinciale Fugatti ha annunciato l’arrivo della cosiddetta “variante inglese” del Covid-19 anche nella nostra provincia. “Nella tarda serata di ieri ci è stata comunicata la presenza di un soggetto con variante inglese in Trentino. Questo è un tema che da un lato ci preoccupa, perché non è ancora chiaro il livello di contagio di questa variante, mentre dall’altro ci impegna nel tenere alta l’attenzione”.
Antonio Ferro, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Apss, ha spiegato: “Questo soggetto era stato vaccinato ma non aveva completato il ciclo vaccinale. Il fatto che fosse estremamente paucisintomatico, e questo conferma che il vaccino riduce la possibilità di avere una patologia importante”. “Il soggetto era stato in Val di Fiemme, a contatto con un altoatesino in una cena, anche se molto ridotta e corretta. Questa variante è stata introdotta dall’Alto Adige, dove sappiamo che sta girando con molta frequenza”, ha concluso Ferro.
Durante la conferenza stampa Fugatti è poi tornato sulle trattative autonome degli enti locali del Nord-Est per l’approvvigionamento dei vaccini: “Noi dai contatti avuti con il Veneto, che fa da apripista in questa partita che riguarda anche Friuli, Emilia e Alto Adige, parliamo di forniture reali. Se la Von der Layen dice che non ci sono garanzie va bene, ma l’importante è che i vaccini arrivino, e che l’Europa proceda prima di canali alternativi a fornirci le dosi che sembrano esserci sul mercato. Riteniamo che quelli trovati dal Veneto siano canali ufficiali e ligi ai protocolli”.
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