Non ha nascosto la preoccupazione il presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti durante la conferenza stampa della Task force trentina anti-Covid, che ha commentato i dati odierni e la nuova classificazione elaborata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) che pone il Trentino nelle zone “rosso scuro”.
“Secondo l’indicatore preso in considerazione dal Centro, i casi di positivi al Covid-19 negli ultimi 14 giorni sono superiori a 500 per sole 3 unità e per tale ragione, nonostante l’Istituto Superiore di Sanità ritenga che il dato sia più basso, la provincia di Trento ha ricevuto questa classificazione”, ha spiegato Fugatti, ammettendo però la recente crescita dei contagi: “Abbiamo un forte aumento dei ricoveri ospedalieri. Oggi ne contiamo 26 in più, pensando che il 9 gennaio erano 18 e la settimana prima in media 12 o 13, negli ultimi giorni abbiamo avuto un aumento significativo”.
Fugatti ha inoltre anticipato come sia aumentato anche l’RT del Trentino, l’indice di trasmissibilità del virus, che attualmente sarebbe “al di sopra delle medie nazionali“, ponendo quindi la Provincia di Trento a rischio “zona arancione”, in attesa che nella giornata di venerdì vengano aggiornate le classificazioni dei territori.
L’invito ai cittadini è quello di continuare ad essere prudenti, come ha ribadito anche Antonio Ferro, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria, che ha raccomandato di continuare a seguire i comportamenti corretti per il contenimento del contagio, come le mascherine nei luoghi chiusi, anche perché la presenza delle varianti segnalate da molte regioni, con contagiosità maggiore, destano una certa preoccupazione.
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