“La storia si ripete, ma anche la fede si ripete”: è entusiasta don Daniele Laghi al termine del pellegrinaggio che si è tenuto domenica 24 gennaio. Un pellegrinaggio a piedi, da Fierozzo a Viarago, la cui chiesa parrocchiale è dedicata a San Sebastiano, santo invocato dai sofferenti ed anche in occasione di epidemie. Un pellegrinaggio anche insolito, perché di questo antico cammino di devozione rimaneva traccia solo nella memoria delle persone più anziane, che avevano a loro volta raccolto i racconti dei loro avi.
Ed ecco quindi che due giovani di Fierozzo, Nicola Moltrer e Matteo Marchel, hanno deciso di rilanciare questa tradizione in questo periodo fortemente segnato dalla pandemia di Covid-19, fissando l’appuntamento per la prima mattina della domenica più a ridosso della festa del santo titolare della chiesa di Viarago: il ritrovo era fissato alle 8 davanti al municipio di Fierozzo, ma l’eventuale risposta delle persone era praticamente impossibile da prevedere a priori.
Nonostante la temperatura segnasse -5 gradi, alla partenza era già presente un nutrito gruppo di persone, dai 2 anni in su, pronte a mettersi in cammino per oltre due ore.
Fede e tradizione hanno accompagnato questo pellegrinaggio, cui si sono aggiunte via via altre persone, fino a raggiungere circa 50 partecipanti, rispettosi tutti delle normative anti-contagio, ben distanziati e con la mascherina: lungo il cammino si è lasciato spazio al silenzio per la meditazione personale ed anche alla preghiera del rosario. Si sono percorse antiche strade, oltre a quelle più moderne e di scorrimento veloce, attraverso le sponde della valle scavate dal torrente Fersina.
Quando i pellegrini sono arrivati a Viarago, poco prima delle 10.30, sono stati accolti dal campanò festante e da altre persone provenienti dai paesi mòcheni, che non se la sono sentita di affrontare il cammino, magari per l’età avanzata, ma che non volevano mancare comunque alla Messa, concelebrata da don Daniele Laghi e dal parroco di Viarago, don Marco Berti.
Un’antica tradizione, dunque, tornata in auge grazie all’iniziativa di due giovani e pienamente appoggiata sia dal parroco che, visto il risultato, anche dalla gente della valle: una tradizione che, perché no, potrebbe tornare in auge nei prossimi anni. La Valle dei Mòcheni non è nuova a pellegrinaggi a piedi: ogni anno a settembre è famoso il cammino che impegna molti valligiani fino al santuario di Pietralba. In questo caso, il percorso è molto più lungo e complesso, e dura quasi una giornata. Ma anche in questo caso, oltre alla tradizione, a fare molto di più è la fede dei pellegrini.
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