Tante conferme alle restrizioni e pochi spiragli di riapertura, solo per i musei, nel nuovo Dpcm approvato dal Consiglio dei ministri e firmato pochi minuti fa dal premier Conte, per limitare il diffondersi del contagio da Covid-19, che ha prorogato al 30 aprile stato di emergenza nazionale.
Prorogato, questa volta fino al prossimo 15 febbraio, anche il divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla, mentre vengono resi più severi i criteri che porteranno le regioni a diventare zona arancione e rossa, e nasce una nuova “zona bianca”, con maggiori aperture, per i territori in cui, per tre settimane, si ha un’incidenza inferiore di 50 positivi ogni 100.000 abitanti, l’Rt sotto uno e rischio basso.
Cambiano le regole per i bar, che dopo le ore 18 non potranno più fare servizio da asporto, che per i ristoranti resta consentito fino alle 22. Mentre nelle zone gialle, da lunedì riapriranno i musei, esclusivamente durante i giorni feriali e previo prenotazione.
Restano chiusi gli impianti di risalita, così come palestre e piscine. Rimane consentito quindi praticare solo sport all’aperto, osservando la distanza di sicurezza di almeno due metri da un’altra persona, per cui ancora fermi gli sport di squadra o di contatto.
Per quanto riguarda le visite a parenti o amici, cioè gli spostamenti verso altre abitazioni, sono permesse una sola volta al giorno e per un massimo di due persone, oltre ai minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti, all’interno della stessa Regione o Provincia autonoma, se in “zona gialla”, mentre per i territori in “zona arancione” o “rossa”, il limite si restringe ai confini comunali, con l’eccezione degli spostamenti dai Comuni fino a 5.000 abitanti per una distanza non superiore a 30 chilometri.
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