Con la scomparsa ieri, all’età di 70 anni, del camilliano padre Beppino Taufer, la comunità trentina perde uno dei suoi testimoni più generosi, pioniere della carità sulla frontiera del disagio psichico. Lo ricordiamo nei primi anni Ottanta, spinto dalla sua spiritualità profonda ed esigente ma anche dal modello del suo fondatore san Camillo de Lellis, interrogarsi sulle modalità più adeguate per rispondere alla diffusione del disagio pscichico in Trentino in particolare dopo la legge 180. E’ di quegli anni l’intuizione di fondare la comunità terapeutica di Maso San Pietro – non a caso vicino alla sede dell’ex maniconio – e di avviarvi con l’aiuto di esperti qualificati e operatori motivati una delle esperienze più apprezzate e consolidate negli anni. “Vedete – ci spiegò un giorno in un’intervista – all’epoca partimmo quasi da zero. La legge di riforma era in vigore da poco, le risposte da avviare erano ancora sconosciute all’opinione pubblica, ma anche agli addetti ai lavori. Ci resta oggi la soddisfazione di aver contribuito ad aprire qualche strada rivelatasi poi giusta”. Padre Beppino e i suoi collaboratori laici, che egli sapeva valorizzare al massimo, interpretarono con coraggio i capisaldi della riforma, valorizzando il rapporto col territorio e con le famiglie, rimettendo la persona malata al centro e puntando con decisione al reinserimento lavorativo.
35 anni dopo l’espansione della Comunità, incoraggiata anche dagli enti pubblici, rappresenta ancora una risorsa per il territorio e padre Beppino in occasione del suo 70° compleanno ne parlava con motivi di riconoscenza al Signore; due anni fa aveva anche celebrato il 40° di ordinazione insieme ai cari confratelli camilliani che lo hanno anche sostenuto negli ultimi 16 anni in cui egli stesso si è trovato a passare dalla parte del malato, bisognoso di cura. Il suo sguardo pensoso, inquieto nel cercare le soluzioni migliori per i suoi amici, si è fatto via via ancora più sereno, in grado di offrire fiducia e serenità anche a chi lo incontrava. Di questo gli dobbiamo tutti un grazie, assieme a tante famiglie che sono state accompagnate nella loro fatica di fronte al disagio psichico.
Il funerale è fissato lunedì 11 gennaio alle ore 14 nella chiesa di Mezzolombardo.
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