È andato in onda su Rai 1 nella serata di domenica 3 gennaio il film “Chiara Lubich – L’amore vince su tutto”, firmato dal regista Giacomo Campiotti, con Cristiana Capotondi nel ruolo della fondatrice del Movimento dei Focolari.
Un film che ha coinvolto particolarmente il nostro territorio, non solamente per le origini trentine della Lubich, ma anche per i luoghi in cui è stato girato, con l’efficace ricostruzione di una Trento dell’immediato dopoguerra, e che sicuramente è stato visto da tanti nostri lettori.
E allora vi chiediamo di condividere con noi le vostre impressioni sulla pellicola: che cosa vi ha colpito di più? Il film è risultato fedele al personaggio e alla vicenda storica? Come è stata rappresentata la città di Trento?
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film stupendo , attori bravissimi ,mi ha comunicato gioia di vivere, e desiderio di ricominciare a combattere contro tutte le discriminazioni , anche con qualche anno sulle spalle e tante disillusioni. Mi piacerebbe sapere se il film è liberamente tratto dalla sua storia di vita o molto fedele .
Film fedele alla realtà a parte qualche rara scena poco credibile, recitato bene, coinvolgente ed anche a tratti spiritoso, infatti i personaggi reali, come ad esempio Graziella erano molto spiritosi ed ironici. Un gran bel film meglio era difficile realizzare. Manca una fetta grossa della vita di Chiara, come ad esempio l’incontro con Igino Giordani o il rapporto con Giovanni Paolo II o con madre Teresa di Calcutta, voto direi 9,5
OCCASIONE MANCATA Buongiorno, ieri sera ho visto il film su Chiara Lubich e, purtroppo, sono stato deluso. L’approccio alla figura di Chiara è stato “mieloso” e non fa giustizia alla figura di una donna decisa, a volte dura e franca. Le mani che si stringono, gli abbracci, le lacrime non appartengono a Chiara Lubich. Basta vedere i filmati su internet e si scopre un carattere diverso. Ci sono brevi cenni a questo aspetto, ma prevale un’immagine falsata, aderente ad un immaginario che vede il santo cattolico come mite, remissivo, mieloso, appunto. Al contrario, personaggi come Chiara Lubich, Luigi Giussani, Kiko… Leggi il resto »
Il film mi è piaciuto moltissima e spero al più presto in una continuazione con una seconda parte.
Film molto bello, ha riprodotto fedelmente il periodo storico degli anni ’40. Appassionante dall’ inizio alla fine. Attuale anche per le sospensioni in cui viviamo oggi. Mi ha rimesso in cuore ciò che vale: l’amore. Grazie a quanti ci hanno lavorato e che hanno saputo trasmettere valori essenziali come la fraternità, il rispetto dell’altro, l’amore, la fedeltà alla Chiesa al di sopra di tutto.
Il linguaggio cinematografico di certo è un ottimo veicolo per poter parlare soprattutto ai giovani d’oggi; permette altresì di rendere più chiare e presenti le informazioni che vengono trasmesse anche con altri canali comunicativi. Seppur con ovvie e necessarie limitazioni e con scene semplici e cinematograficamente romanzate, questo film è molto esplicativo sull’origine e sul fondamento del pensiero della Libich e del conseguente movimento che a lei si ispira.