Uno spazio espositivo virtuale dedicato al fotogiornalismo. Questa la proposta dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, che ha inaugurato ieri la mostra online “Atlante Photo Expo”. “Wars, raccontare la guerra. Mosul e gli altri” è il titolo della prima esposizione, che rimarrà aperta fino al 24 gennaio 2021 e che riprende la mostra inaugurata dal vivo nell’ottobre del 2019 alle Gallerie di Piedicastello.
Tre i reportage al centro dell’esposizione museale, finalisti di “Wars” (Wars and Revolutionary Stories), premio di fotogiornalismo creato dal giornalista Rai Raffaele Crocco e dal fotogiornalista Fabio Bucciarelli. Il premio è promosso dall’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo in collaborazione con Montura, la Fondazione Museo Storico del Trentino e Intersos, e col sostegno della Federazione Nazionale Stampa Italiana.
Il primo reportage è quello di Laurence Geai, fotogiornalista francese che ha documentato le sorti di Mosul, in Iraq, che cerca di scrollarsi di dosso tre anni passati sotto il Califfato Islamico. Il secondo, invece, è frutto del lavoro dello spagnolo Manu Brabo, che si è dedicato alla situazione in Ucraina con “The Last European Frontline”. Terzo vincitore del premio “Wars” ospitato dal museo virtuale è l’indiano Dar Yasin, il cui lavoro, “Kashmir Endless War”, si è concentrato sulla travagliata vicenda del Kashmir, territorio musulmano in un’India a maggioranza indù.
Lo spazio grafico della mostra è stato creato da Daniele Bellesi. Verrà aggiornato periodicamente con nuovi scatti. Si tratta, come spiega la redazione dell’Atlante, di un modo “per mettere la fotografia al centro dell’analisi giornalistica“.
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