Con una nota congiunta firmata assieme al leader della Lega Salvini e ai presidenti del Veneto Zaia, del Friuli Venezia Giulia Fedriga, della Lombardia Fontana, della Calabria Spirlì e all’assessore alla sanità dell’Umbria Coletto, il presidente della Provincia di Trento Fugatti ha fatto marcia indietro rispetto a quanto riferito in Consiglio provinciale rispetto all’ipotesi di istituire una “zona rossa nazionale” già dal prossimo fine settimana.

“La Provincia di Trento ha dato parere positivo alla richiesta del governo, così come quasi tutte le Regioni – aveva detto Fugatti in mattinata -. Sull’anticipare o meno la zona rossa nazionale già a partire da questo fine settimana, la Provincia di Trento non ha detto di no, tenuto conto della difficile situazione sanitaria nel nostro territorio“.

Di tutt’altro avviso la nota pubblicata nel tardo pomeriggio di oggi dagli amministratori leghisti, che definisce “impensabile immaginare in queste ore una chiusura a partire dal prossimo weekend, senza programmazione e senza la certezza di un piano definito per i rimborsi e una programmazione seria. In questo quadro, un’eventuale zona rossa su tutto il territorio nazionale smentirebbe le chiusure differenziate tra Regioni fortemente volute dal governo”.