La chiesetta è stata costruita in adempimento del voto per la preservazione dell’altipiano dai danni della seconda guerra mondiale: ne avevano avuti fin troppi durante la prima!
Si trova a Passo Sommo, allo snodo cioè delle strade per Lavarone, Folgaria e per Fiorentini verso Vicenza. È sorta nell’immediato dopo-guerra ’40-’45 ad opera del volontariato locale. “Eravamo rientrati dalla guerra, io dalla Tunisia – ci dice Dario Fontana – e il parroco, don Fortunato, ci convocò per presentarci il suo progetto. Tempo ne avevamo, si era tutti disoccupati; avevamo voglia di fare qualcosa per ringraziare la Madonna che ci aveva aiutati a portare a casa la ‘pellaccia’. Ci si mise all’opera e la chiesetta è diventata. Più tardi, un pittore padovano ha tracciato il dipinto dell’ingresso, semplice ma denso: il volto della padrona dell’albergo di S. Sebastiano divenne quello della Madonna; attorno a lei molta gente, turisti e paesani, tutti assieme”.
All’interno, una “Madonna della neve” che – ancora una volta – riassume tutti i significati che l’immaginario collettivo dei montanari le attribuisce.
La scheda:
dedicata: alla Madonna della Neve (o Pellegrina)
luogo: Passo del Sommo
quota: m. 1.341
costruita: dopo il 1945
info 0464/76.54.66
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