Un Sant’Andrea “diverso” ma comunque non meno sentito. La pandemia ha fatto saltare, quest’anno, la tradizionale sagra che ogni anno si svolge a Breguzzo il 30 novembre ma il locale gruppo culturale ha comunque deciso di entrare nelle case con un video pubblicato su YouTube. Occasione, seppur virtuale, per “inaugurare” lo sbarrieramento della chiesa e i lavori sul nuovo sagrato. “Tutte le volte che noi rendiamo più bella la nostra chiesa – le parole di don Celestino Riz – facciamo un’opera meritoria, che rimane nel tempo, e in questo periodo abbiamo bisogno di cose belle”.
L’intervento del parroco ha anticipato quello dell’architetto Manuela Baldracchi, che ha illustrato i lavori, focalizzati sulla facciata principale, “elemento fondamentale che a Breguzzo però risultava quasi impercettibile: ecco perché nel progetto – spiega Baldracchi – si è deciso di conferire importanza alla riqualificazione del sagrato, utilizzando materiali della tradizione come il porfido grigio di Albiano, facendo risaltare gli aspetti architettonici della facciata e soprattutto il bellissimo portale in marmo rosso di Trento”. Sostituite le statue dei santi Pietro e Paolo che presentavano problemi strutturali, si è proceduto al restauro e ritinteggiatura della facciata, con un occhio di riguardo al rosone.
“Da sempre la chiesa è un punto di riferimento per la nostra comunità e quando si mette mano a qualcosa di così importante, lo si fa pensando al futuro, ma anche alle fatiche di generazioni che con il loro lavoro e il loro impegno hanno contribuito a mantenerla viva fino ai nostri giorni”, spiega il sindaco di Sella Giudicarie, Franco Bazzoli. “Un richiamo alla memoria per preservare la nostra identità, la nostra cultura e i nostri valori”.
Anche quest’anno, seppur a distanza, è stato assegnato il “Breguzzo doc”, tradizionale riconoscimento ai neolaureati: premiate Valentina Ducoli, Silvia Mussi e Falvia Dalbon.
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