Si è svolto lo scorso sabato 21 novembre con una cerimonia di premiazione rigorosamente online l’ultimo atto dell’edizione 2020 del concorso “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, il progetto realizzato dall’Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e le politiche giovanili in collaborazione con Fondazione Demarchi, Cooperativa Smart e Cooperativa Mercurio.
L’evento ha decretato i tre vincitori della quinta edizione del contest destinato agli under 35 che hanno realizzato un progetto o un’iniziativa di successo nella loro vita e vogliono condividere la propria storia con altri giovani per ispirarli a realizzare nuovi progetti o completare con successo quelli in corso. Ad aggiudicarsi gli ambiti premi da 1000 euro ciascuno sono stati Fabjan Thika, Nicolle Boroni e Fabio Catania.
Fabio Catania, ricercatore bolzanino, il quale ha creato “Emoty”, un’interfaccia che dal tono di voce permette di riconoscere le emozioni di chi pronuncia le frasi; dopo l’interessamento di Ibm e Google, oggi viene usato da tre centri terapeutici di Milano per la regolazione emotiva. Fabjan Thika, ideatore della House of Boxing di Trento aperta assieme alla moglie Manuela con lo scopo di dare supporto morale e nello studio ai ragazzi in difficoltà che si sentono soli e smarriti, come lo era lui diversi anni fa. Nicolle Boroni, giovane rendenese di Bocenago, protagonista di una storia di riscatto; persa la mano destra a 5 anni, oggi svolge diverse opere di volontariato all’estero occupandosi dei bambini più sfortunati e arrampica in montagna.
Lo stesso Fabio Catania e il gruppo TiramiScience hanno vinto invece pari merito il riconoscimento del pubblico quali migliori progetti, del valore di 500 euro, ed anche il premio “Storytelling” messo in palio dal partner Favini, ha visto due vincitori pari merito: Giorgio Romanese ed Elisa Vinciguerra. Il primo affina la stagionatura del suo spumante immergendo le bottiglie nel lago di Levico, la seconda ha prodotto e venduto a fini benefici mascherine cucite con stoffe di recupero.
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