Nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, che hanno determinato la cancellazione del mercatino e delle tradizionali fiere del periodo invernale, Trento vuole essere anche in quest’anno particolare “Città del Natale“, proponendosi attraverso una serie di iniziative in sicurezza di recuperare e rileggere i significati del Natale.
Il programma, frutto di partecipazione e co-progettazione tra i diversi attori cittadini, con una regia comunale, ha al centro il tema della nascita e della rinascita, esplorato soprattutto attraverso il riferimento alla luce ed ai temi tradizionali del Natale, e raccoglie in un unico cartellone tutti i contributi proposti da enti, associazioni, artisti, esercizi commerciali impegnati nel mondo della cultura della città, descritti puntualmente sul sito www.trentocittadelnatale.it.
Accanto alle tradizionali luminarie aeree allestite nelle vie e a una serie di installazioni, la città si vestirà a festa grazie agli allestimenti floreali predisposti in collaborazione con gli esercenti del centro storico e al progetto vincitore del concorso Luci d’artista.
Ogni casa della città potrà inoltre diventare un punto luce per illuminare Trento, grazie alla Stella di Luce che verrà recapitata a tutte le famiglie, alle residenze per anziani, ai nidi e alle scuole dell’infanzia e primarie della città, assieme al prossimo numero di Trento informa, perché il messaggio di luce raggiunga tutta la comunità.
In piazza Duomo, oltre al grande abete del Bondone abbellito da addobbi e luci e alla grande sfera luminosa posta ai piedi della Torre civica, grazie ad un progetto di proto mapping vengono evidenziati i tratti caratteristici delle facciate della Basilica di San Vigilio, della Torre civica e di Palazzo Pretorio, con l’accompagnamento di musica in filodiffusione.
Grazie alla campagna di crowdfunding promossa da Confeventi (Unione del Commercio), piazza Fiera ospiterà Respiro o Breath 2020, un’installazione sonora e visiva che attraverso l’accensione di colori intende riempire il vuoto lasciato dal mercatino senza colmarlo, mettendo suono dove c’erano le persone, riempiendo di colore gli spazi senza occuparli fisicamente.
Natale è anche tempo di ricordare e per alimentare la nostra memoria collettiva in piazza Battisti sarà allestita nelle prossime settimane la mostra Era dicembre, a cura della Fondazione Museo Storico del Trentino, con il sostegno finanziario del Comune, che ripropone gli eventi politici e sociali che hanno caratterizzato il mese di dicembre dal 1960 al 2000.
Piazza Santa Maria Maggiore torna a trasformarsi nella piazza dei bambini, dove sono collocati un presepe e la casetta di Babbo Natale, da dove i bambini possono inviare le loro letterine, impreziosita quest’anno dal ricordo di Gianni Rodari, a 100 anni dalla nascita dello scrittore, ma anche i giochi in legno e l’installazione Paesaggi di carta, pensata per rispettare il distanziamento fisico richiesto dalle misure sanitarie di sicurezza.
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