Si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi il presidio dell’Assemblea Antirazzista Trento, che ha protestato davanti alla sede della Provincia contro la riduzione dei posti letto nei dormitori dedicati alle persone senza dimora o in situazione di precarietà abitativa, chiedendo che politica e le istituzioni si facciano carico del problema passando dalle risposte emergenziali, considerate carenti, a piani più strutturati.

“E’ possibile risolvere il problema strutturale delle persone senza casa? Si, è possibile! Ma ci vuole un po’ di coraggio, un po’ di risorse economiche e tanta volontà politica di innovare e ripensare le politiche abitative e sociali”, dice l’Assemblea, ricordando come solo a Trento ci sono oltre 2.500 appartamenti vuoti, ovvero sfitti e non utilizzati.

“Il patrimonio pubblico può essere immediatamente sistemato e utilizzato come prima risposta all’emergenza in corso. Sul privato si può intervenire con campagne di sensibilizzazione e di deterrenza dello sfitto, progetti di utilizzo anche temporaneo di questi alloggi, cohousing sociale… gli esempi virtuosi a livello nazionale ed europeo ci sono! Occorre che la politica cambi punto di vista, ascoltando chi lavora nell’ambito sociale, iniziando a considerare le persone non più solo numeri” conclude il comunicato affidato ai social dall’Assemblea Antirazzista di Trento.