È stato presentato oggi il rapporto Ecosistema Urbano 2020, il report annuale sulle performance ambientali dei capoluoghi italiani stilato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ore, che racconta il lento cambiamento green in atto nella Penisola.

Al primo posto di questa speciale classifica si conferma la città di Trento, che mantiene le buone performance complessive, migliorando i valori medi sia per quel che concerne il biossido di azoto (NO₂) che per le Pm₁₀. Cresce la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato: Trento sfiora l’83% nel 2019, era poco sopra l’81% nel 2018, e si conferma tra le città migliori in questo parametro (è sesta). A completare il quadro c’è il decrescere dei rifiuti prodotti che calano dai 465 chili per abitante/anno dell’anno passato, agli attuali 462.

Secondo il report a Trento cresce anche il numero dei passeggeri trasportati dal servizio di TPL (da 185 viaggi per abitante annui del 2018 ai 190 del 2019), ma cala lo spazio destinato alle infrastrutture dedicate alla ciclabilità. Il capoluogo trentino registra inoltre un costante miglioramento nell’indice dedicato al consumo di suolo, che si ferma a 8,20/10 (lo scorso anno era a 7,40/10, due anni fa a 6,25),  parametro che però lascia Trento appena fuori dalla top ten, all’undicesimo posto.

A seguire in classifica un’altra conferma, con Mantova che come 12 mesi fa si posiziona al secondo posto di 12 mesi fa, poi Pordenone, Bolzano e Reggio Emilia, mentre alle ultime posizioni si trovano invece Pescara, Palermo e Vibo Valentia.

Il report, spiega Legambiente, “descrive un’Italia a due velocità: la prima più dinamica e attenta alle nuove scelte urbanistiche, ai servizi di mobilità, alle fonti rinnovabili, alla progressiva restituzione di vie e piazze ai cittadini, alla crescita degli spazi naturali. La seconda, più statica con un andamento troppo “lento” nelle performance ambientali delle metropoli soprattutto sul fronte smog, trasporti, raccolta differenziata e gestione idrica”. Va precisato però che il rapporto Ecosistema Urbano 2020 si basa sui dati comunali relativi al 2019, quindi ad un contesto pre-pandemia.