Addio a Silvio Chini, una vita dedicata a padre Kino

Silvio Chini

Nella notte tra il 30 ed il 31 ottobre si è spento serenamente nella sua casa di Segno Silvio Chini, all’età di 92 anni, presidente onorario dell’associazione padre Eusebio Francesco Chini che ha fondato negli anni ottanta e guidato con grande dedizione e passione sino al 2009. Tantissimi lo conoscevano, non solamente in valle, ma anche oltreoceano ed alla sua scomparsa sono seguiti numerosi segni di stima e affetto: è bastato parlare con qualche paesano domenica in piazza dopo la Messa di Tutti i Santi per capire quanto mancherà alla comunità una persona come Chini.

Classe 1928, è stato anche presidente e fondatore di CofCa (Cooperativa Ortofrutta Centro Anaunia) nata nel 1967 a Segno, oggi Cocea, fondamentale per lo sviluppo dell’agricoltura e dei sistemi di conservazione in valle di Non. Di questo aveva parlato su Vita Trentina nell’ottobre del 2018, dando spazio alla sua importante memoria storica con il racconto dell’avvento delle prime cooperative. Silvio Chini è stato anche assessore del comune di Taio.

Il ruolo che ha rivestito fino alla fine appassionatamente però è stato sicuramente quello di sostenitore e promulgatore della figura di padre Eusebio Francesco Chini. Alberto Chini, attuale presidente dell’associazione, dando la triste notizia con un comunicato sul sito dell’associazione ha infatti detto: “Silvio è stato un formidabile promotore della figura di Padre Eusebio Chini, ha dedicato la sua vita a padre Kino e ci ha lasciato un esempio tangibile del suo incessante lavoro”.

La statua di padre Eusebio Chini a Segno. Foto © Gianni Zotta

Silvio Chini infatti ha permesso negli anni del suo mandato come presidente dell’associazione che si fondasse la stessa, nata in origine come comitato con un piccolo gruppo di 17 amici; la collocazione in piazza a Segno nel 1991 del monumento equestre donato dalla città di Tucson in Arizona; l’acquisto e la ristrutturazione del l’edificio dell’attuale Centro Culturale Padre Kino, inaugurato nel 1998, in cui è stato allestito il museo chiniano con la paziente e costante ricerca degli oggetti, degli strumenti d’epoca e delle opere d’arte esposte da parte dello stesso Chini; la creazione e la posa della statua di Padre Kino posta all’entrata di Segno realizzata dagli artisti Livio e Giorgio Conta (foto); ha inoltre guidato numerosi viaggi in Arizona e Messico per rinsaldare i rapporti con questi paesi di missione per Kino. Alberto Chini ricorda nel comunicato la gentilezza e le capacità dell’amico: “Il suo modo di fare è sempre stato semplice e spontaneo, il suo lavoro lo svolgeva con costanza e determinazione fino a raggiungere gli obiettivi che si era prefissato. Tutti coloro che lo hanno conosciuto lo ricordano con riconoscenza e affetto”.

Negli ultimi anni Silvio Chini si era ritirato a vita privata, soprattutto dopo la scomparsa dell’amatissima moglie Franca. Ciononostante non aveva smesso di informarsi e seguire costantemente gli sviluppi della causa di beatificazione di padre Eusebio Francesco Chini. Ha potuto assistere alla proclamazione a venerabile di padre Kino quest’estate ed ora l’associazione proseguirà la sua incessante opera verso la beatificazione.

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