“Fermarmi e perdere la ruota dei Granatieri o tentare di indossare la ventina in movimento?”. Risposta scontata, ma i pensieri del giovane Hindley rischiano di diventare “dolori” quando dopo qualche tornante di lotta con l’indumento salva-vita, la sua bicicletta sbanda e sfiora un muro.

Una manica infilata, l’altra che proprio non vuole entrare e ci si mette pure il vento a complicare le cose. Un momento di “normalità” sportiva che per qualche minuto squarcia l’epica conquista della cima Coppi.

L’eroe scende dai tornanti dell’Olimpo e il cicloamatore dal divano allunga la mano verso il televisore come a dargli una pacchetta sulle spalle. “Succede anche a me sai, mettitela via: io di solito accosto, do un’occhiata al panorama, controllo il telefono, magari mando anche un whatsappino, poi ventina e via…”.

C’è un attimo in cui sembra che l’uomo vestito di bianco voglia mollare. “Mi ha ascoltato”, pensa soddisfatto l’amatore di prima che nel frattempo sta commentando le difficoltà dell’australiano volante sul gruppo “Giro d’Italia 2020”.

Neanche il tempo di mettere l’ultima faccina che si spanza dal ridere che però con un guizzo anche il braccio destro trova la sua manica; battaglia vinta, Giasone ha finalmente il suo vello e può proseguire la sua fuga su due ruote lanciandosi giù dallo Stelvio.

Tutto bellissimo, ma non provateci a casa!