Arturo, il libraio nomade nel negozio senza pareti

“È un personaggio mica da ridere questo ragazzo” è la battuta di Luigi Reverdito che in piena estate ha editato il libro “Arturo libraio di strada”, dedicato ad un personaggio molto conosciuto per il suo “negozio senza pareti” dove vende libri a peso a prezzo fisso, fumetti e dischi e raccoglie storie vere dei clienti. A dire il vero di ragazzo ha poco Arturo Osti, coniugato, con due figlie e già nonno, avendo superato la cinquantina di anni. Da cinque anni, ogni giorno dal paese natale, Spormaggiore, si sposta in diverse piazze del Trentino d’estate (Molveno, Malè, Rabbi, Cavareno, Comano Terme, Predazzo) a bordo di un furgone con i suoi prodotti cartacei o in vinile. Quale meta semi-stabile nelle altre stagioni ha Trento, con varie location a seconda dei permessi municipali: Piazza D’Arogno, Via Verdi, Piazza Fiera… Occhiali dalle grosse lenti, un berretto alla scozzese, sorriso aperto ed una gioviale disponibilità all’incontro, alla conversazione, pronto alla battuta e non sempre per vendere… è questo in sintesi il profilo divertente che emerge dal libro che comunica ottimismo. La curiosità innata per gli scarti librari del rivenditore di strada e anche per le persone che si avvicinano ai suoi tavoli zeppi di libri (ogni mattina servono due ore per allestirli) è espressione di un carattere positivo nell’approccio agli acquirenti di ogni età, dalle più diverse estrazioni sociali, culturali e religiose. Nulla a che vedere con certe abitudini maniacali di taluni di ficcare il naso pettegolo nelle vicende altrui.

Questo strano ed esclusivo mestiere di ambulante ha destato la curiosità di una cliente occasionale, la giornalista Franca Desilvestro, pedrazzana d’origine, da anni a Trento come educatrice, impegnata nei nidi familiari e nel sociale, in prima linea con l’Associazione Donne in cooperazione, che ha raccolto prima le confidenze di Arturo, traducendole poi insieme in un libro di esperienze, 160 pagine corredate da numerose istantanee.

La prima copia del lavoro portato a termine durante il lockdown è uscita sulla bancarella di Arturo in estate in una giornata burrascosa nei pressi delle Terme di Rabbi, con il grande ombrellone finito nel torrente Rabies per una folata di vento. Un lancio “bagnato e fortunato” per il libro di racconti sorprendenti sulla vita di strada fra passanti anche alla ricerca di un consiglio di lettura. Una rassegna esilarante di figure anonime o di primo piano che si confondono con la trama del vissuto del libraio: prima in albergo, poi in officina meccanica, anche rigattiere e finalmente libraio dal pubblico “variegato”, uomo di cultura che trova motivazioni nel “giusto, nell’etica ecologica, nel rispetto della natura e dell’altro”. In mezzo anche i suoi hobby, le storie di famiglia, l’amore per le moto e le origini valligiane.

Franca Desilvestro arricchisce il tutto con personali considerazioni o riferimenti bibliografici tratti dalla sua passione per la lettura. Arturo Osti le confida di aver sempre trovato nella multiculturalità delle persone che si fermano per guardare i suoi libri l’occasione per andare oltre le due chiacchiere sul titolo in questione aprendo invece confronti che lo hanno arricchito moltissimo.

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