Mandì Friul! Ecco come il Giro d’Italia dovrebbe salutare l’avvio della tappa odierna. 230 chilometri nel cuore del Friuli Venezia Giulia. Regione ricca di storia e cultura. Regione ecclettica, in cui vi si trova una capitale dell’impero romano (Aquileia), una città fortezza veneziana inserita nel patrimonio UNESCO (Palmanova), il campanile più alto d’Italia (Mortegliano) e la grotta turistica più grande al mondo (Grotta del Gigante). Una regione, insomma, che ha tanto da raccontare, anche della sua storia recente e dei suoi confini mutati nel tempo delle guerre. Una regione che anche nel cibo ha avuto diverse contaminazioni straniere, un esempio su tutti sono gli gnocchetti di gries, rigorosamente pasta di semolino e serviti in brodo, come vuole la ricetta austriaca. Se, invece, si predilige il pesce allora meglio buttarsi sui giambars, gamberetti molto speziati cotti in padella ed accompagnati dalla polenta. Tuttavia il vero sovrano delle tavole è sicuramente il prosciutto. Crudo e certamente di San Daniele. Carne profumata, stagionata e rinomata in tutto il mondo.
Proprio a San Daniele del Friuli i corridori si cimenteranno in un circuito finale spezza gambe, in cui dovranno scalare per tre volte il monte di Ragogna. Nella sedicesima tappa la fuga si prende la scena e il gruppo maglia rosa la lascia andare. A 50 chilometri dal traguardo la fuga esplode, infatti Jan Tratnik e Emanuele Boaro partono all’attacco lontanissimi. Lo sloveno, però, oggi è scatenato, e distacca l’italiano di 30 secondi. Boaro viene inglobato dai 6 inseguitori che si gettano all’inseguimento del corridore della Bahrain McLaren. Ai meno 14 Ben O’Connor incendia il gruppetto e si getta a caccia dello sloveno. Tratnik non riesce a resistere al ritmo del corridore della NTT Team, che lo raggiunge proprio prima dell’ultimo scollinamento del Monte Ragogna. Ennesimo finale avvincente in questo Giro d’Italia, e sono proprio loro due a giocarsi la vittoria di tappa, visti i 56 secondi di vantaggio sugli inseguitori. Nell’ultimo chilometro si accende la bagarre e sulle ultimissime micidiali rampe a spuntarla è Jan Tratnik, che allunga e va a trionfare con le braccia al cielo!
Nel gruppo dei migliori, che al traguardo arriva con sostanzioso ritardo, è un inaspettato Almeida ad attaccare sul muro finale. Si pensava che i big di classifica e soprattutto il portoghese potessero conservare le energie per le dure salite dei prossimi giorni, invece la maglia rosa scatta per primo, sfidando a viso aperto i suoi diretti avversari. Un’azione vivace ed incisiva che anticipa ipotetiche imboscate e lo porta a guadagnare solo qualche secondo, ma per un altro giorno la maglia di leader è ancora sulle spalle frizzanti di Joao Almeida. Da domani si comincia a pedalare sul serio e tutto è ancora aperto nella lotta alla maglia rosa!
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