Con l’inverno alle porte e l’emergenza sanitaria ancora in atto, la Cooperativa Punto d’Incontro torna a ribadire l’importanza di fornire risposte serie ai bisogni delle persone senza dimora. La città non può permettersi di affrontare l’inverno senza risposte adeguate, mentre la curva dei contagi torna a salire pericolosamente.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, in programma il 17 ottobre, il Punto d’Incontro chiede di non abbassare la guardia sul fronte delle fragilità e, in questa fase di programmazione dei posti letto invernali, sottolinea l’importanza di garantire un numero sufficiente di accoglienze notturne.
Nel 2019 si sono rivolte al Punto d’Incontro 904 persone provenienti da 54 paesi del mondo, di cui 133 italiani. Di queste 904 persone 269 sono sotto i 30 anni. Sono stati serviti 44.204 pasti, con una media giornaliera di 140 persone presenti al pranzo. Secondo le stime di Feantsa e Fondazione Abbé Pierre, almeno 700 mila senzatetto dormono male o in alloggi di emergenza o temporanei all’interno dell’Unione europea. Un numero che presenta un aumento del 70% rispetto a dieci anni fa. In Italia si stima vi siano tra le 49.000 e le 52.000 persone senza dimora.
E all’importante appello, il Punto d’Incontro accompagna un impegno che in questa fase storica si fa ancora più importante: dal 18 ottobre infatti iniziano le aperture domenicali straordinarie del centro diurno di via Travai, non previste nei finanziamenti pubblici, che partiranno grazie alle donazioni dei trentini. La scelta, presa in sinergia con le realtà dell’accoglienza presenti sul territorio, è quella di aprire al mattino per offrire un luogo caldo con una buona colazione. Il sacchetto con il pranzo continuerà invece ad essere distribuito dai volontari dell’associazione “Il Gioco degli Specchi” presso Casa Baldé, mentre i Frati Cappuccini garantiranno un pasto caldo per l’ora di cena.
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