Il Giro d’Italia si sveglia con uno schiaffo sonoro. Apre gli occhi e quello che sembrava un sogno diventa una cruda realtà. I tamponi effettuati durante il primo giorno di riposo hanno dato dei verdetti ferali. Positivi Kruijswijk e Mathhews: Mitchelton-Scott e Jumbo Visma abbandonano la corsa rosa. Risultano postivi anche altri membri dello staff di Ineos Granadier e Ag2r la Mondiale, immediatamente allontanati. Il futuro non sembra affatto roseo e la situazione potrebbe peggiorare.
Tuttavia the show must go on, cantavano i Queen, e la corsa rosa prosegue la risalita dello stivale nonostante il “groppo” in gola. La fuga prende diversi minuti dal gruppo maglia rosa e al suo interno si piazzano anche nomi altisonanti come quello di Peter Sagan (a caccia di punti per la maglia ciclamino) e Filippo (top) Ganna. La tappa di oggi vede un circuito a 40 km dal traguardo ricco di muri tutti in salsa abruzzese: brevi, duri e arcigni. Sono proprio le prime ascese a fare selezione nella fuga, mentre il gruppo viene trainato da uno stratosferico Domenico Pozzovivo con la sua NTT Pro Cycling. Pello Bilbao, invece, come un levriero si butta nelle discese bagnate all’inseguimento dei corridori in fuga. Il corridore della Bahrain-McLaren prova a scalare la classifica e mettere in difficoltà la maglia rosa Almeida. Ma il portoghese sa difendersi alla grande e recupera lo spagnolo a 5 km dal traguardo, poi addirittura scatta e si prende quattro secondi di abbuono, tagliando il traguardo come terzo. Davanti a lui la zampata decisiva è quella di Sagan, che nel momento più duro della salita a Tortoreto si inventa un numero da gran campione e va a trionfare in solitaria! Fulgsang fora nella discesa, perdendo un altro pesantissimo minuto dalla maglia rosa! La classifica generale cambia solo in bassa classifica, dove affoga l’atleta dell’Astana: per il danese, tra i favoriti della vigilia, ora la risalita sembra difficile, se non impossibile.
É successo davvero di tutto e ripartire così sembra un gran bel ripartire. Lo spettacolo di oggi però non cancella le preoccupazioni per il domani, quindi tutti in piedi ad applaudire Peter Sagan, ma con le orecchie ben alzate per prevenire la fine di questo bello show!
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