Segesta. Tempio Grande. Là dove per antonomasia si celebravano riti pagani, ha avuto luogo la presentazione degli eroi del Giro d’Italia 2020. 176 corridori. 22 squadre. Tutti pronti per cominciare a risalire il paese più bello nella corsa più dura. 3497.9 km che danno palpitazioni, emozioni, ma soprattutto speranza, agli appassionati di ciclismo in primis, ma anche a tutta la nazione alle prese con la pandemia da Covid19.
Il Giro d’Italia olia le catene e si muove in una pedalata lunga tre settimane: da sabato 3 ottobre a Palermo, fino a domenica 25 ottobre a Milano. Oramai tutto è pronto, nel cuore di una stagione ciclistica che ha ci ha regalato diversi spunti di riflessione e di analisi, poi lotte fulminee per le grandi classiche e quindi lo spettacolo del Tour, che come gran carrozzone ha fatto da apripista ai grandi giri: ora è arrivato il momento di confrontarsi anche con la corsa rosa. Chi però riuscirà a trionfare e conquistare la maglia rosa?
Vincenzo Nibali ha preparato questa stagione atipica unicamente per il Giro d’Italia. L’abbiamo visto in azione durante il Lombardia, e recentemente sulle salite del mondiale. La condizione forse non è delle ottimali, ma sappiamo che vorrà dire la sua con forza, grinta, e i suoi denti da squalo. Vedremo quanto saranno affilati. In suo aiuto correrà certamente Giulio Ciccone, reduce da una convalescenza da Covid19 che ha tolto alle gambe del corridore un bel po’ di allenamento.
Jacob Fuglsang si presenta alla corsa rosa con ottimi risultati in bacheca, una buona preparazione nelle gambe ed con una squadra che potrà dare battaglia. Occhi puntati quindi sul campione danese e sull’Astana che avrà in serbo attacchi e sorprese da tenere d’occhio. Vlasov e Miguel Angel Lopez saranno gli alfieri che dovranno supportarlo nell’impresa verso conquista della maglia rosa.
Thomas, Kruijswijk e Simon Yates rappresentano il terzetto dei conti in sospeso. Tutti e tre hanno già assaporato un’amara sconfitta al Giro d’Italia, ad un passo da ottenere la palma del vincitore. C’è voglia di rivincita quindi in casa Ineos, Jumbo e Mitchelton Scott, che faranno di tutto per non replicare le debacle precedenti.
Infine non va dimenticato lo special guest di questa edizione: Peter Sagan e la sua squadra proveranno a conquistare la maglia ciclamino della classifica a punti, che vede in lizza anche il nostro Elia Viviani, Fernando Gaviria e Michael Mattews.
Come ogni grande giro le trappole e le insidie sono parecchie e tutte dietro l’angolo, o la prima curva. Già nella prima settimana possiamo quindi individuare dei punti salienti e degli arrivi da non perdere.
Lunedì 5 ottobre si scala l’Etna, la montagna infuocata. I corridori dovranno affrontare una pendenza media del 6%, con picchi del 9 e dell’11%.
Mercoledì 7 ottobre la corsa affronta il valico di Montescuro prima dell’arrivo a Camigliatello Silano. Una salita di 25 km con una pendenza media del 5% ma con punte vertiginose anche al 18%.
Domenica 11 ottobre è la portata più succulenta di questa prima settimana di Giro. 4000 metri di dislivello totali e l’erta finale a Roccaraso (pendenza media del 5%, punte del 12% nell’ultimo km di salita) potranno far accendere la bagarre tra gli uomini di classifica.
I corridori agguerriti ci sono, le belle insidie stradali pure, e il meteo, che prevede un ottobre primaverile, sembra aver deciso di graziare questo Giro 2020. Non ci resta altro da fare che goderci la corsa e darci l’appuntamento durante la settimana come sempre pedalata dopo pedalata.
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