Scomparso fratel Luciano Levri, cittadino onorario in Albania. Sarà sepolto nella tomba di famiglia a Riva

Luciano Levri a Lezhe

“Quest’anno dopo 14 anni di lavoro i bambini rom che abbiamo iscritto alla scuola statale sono 190, fino alla nona classe, e il rapporto con la scuola è molto migliorato, grazie all’impegno di alcuni insegnanti e di un nostro “mediatore culturale” rom, che collabora con loro per aiutarli a risolvere i problemi che nascono all’interno della scuola”. La scommessa di fratel Luciano Levri, ordine dei Marianisti, vinta proprio all’inizio della scuola in Albania, è coincisa con la sua scomparsa improvvisa a Roma, dove da alcuni mesi risiedeva per una cura cardiaca: l’ultimo attacco cardiaco, imprevisto, gli è stato fatale.

Luciano Levri viene sepolto nella tomba di famiglia a Riva del Garda sabato 19 settembre, dopo la cerimonia funebre a Roma e a San Giuseppe del Rione Degasperi.

In Albania fratel Luciano Levri viveva e insegnava da 20 anni, sostenendo i poveri e in questo caso i rom, la popolazione numerosa nelle province a Nord del Paese ma messa ai margini.

Il piccolo rom violinista alla scuola di fratel Luciano

Fratel Luciano era nato nel 1944 a Fiavé, frequentando le elementari del suo paese, dove la famiglia gestiva l’albergo Miramonti. Sul finire degli anni Cinquanta la famiglia si era spostata a Riva del Garda. Luciano si diploma al liceo classico e diventa marianista laico nel 1956, abbracciando la vocazione propria dei marianisti, il missionarismo culturale esteso all’intero mondo. Dopo la Laurea in Filosofia alla Cattolica di Milano nel 1974, Luciano insegna filosofia a Pallanza quindi per quattro anni è a Campobasso per seguire gli orfani di guerra, finché è chiamato in Calabria, a Condofuri (Reggio Calabria) a reggere la missione marianista.

L’incontro della comunità marianista con i rom di Lezhe e più in generale d’Albania avviene in seguito all’alluvione del quartiere Skanderberg, abitato principalmente da rom ed egiptians.

“Era il 2004 e a noi marianisti del centro giovanile di S. Maria la Caritas propose di preparare i pasti per le famiglie rom che abitavano nelle baracche allagate e che erano attendate in una misera tendopoli”, raccontava Luciano Levri riandando all’origine dell’iniziativa per i rom. “Da questo incontro è nata una conoscenza reciproca e un’amicizia cresciuta nel tempo, per cui dopo averli invitati a frequentare il nostro Centro giovanile, hanno iniziato a partecipare a tornei di calcio, a corsi di alfabetizzazione, allenamenti e a tutte le iniziative del centro. L’impatto con i bambini e i ragazzi bianchi all’inizio è stato un po’ burrascoso: incomprensioni, baruffe, litigi, offese…poi, lentamente si è instaurato un clima di accettazione reciproca, di rispetto, mai però sfociato in amicizia…”.

L’azione di fratel Luciano è riconosciuta dalla città di Lezhe con la cittadinanza onoraria.

vitaTrentina

Lascia una recensione

avatar
  Subscribe  
Notificami
vitaTrentina

I nostri eventi

vitaTrentina