L’ondata di maltempo che ha colpito nel fine settimana il territorio trentino sembra attenuarsi, ma l’allerta rimane anche se passa dall’arancione al giallo. Le previsioni meteo per le prossime ore inducono infatti la Protezione civile trentina a mantenere alta la guardia e a ricordare ai cittadini come anche le piogge già cadute nei giorni scorsi aumentano il rischio di frane e ruscellamenti.
Il bollettino meteo non esclude inoltre la possibilità, nelle prossime ore, di forti raffiche di vento, grandine e fulmini, per cui non si possono escludere problemi localizzati sulla rete viaria come pure per quelle della distribuzione di energia elettrica o altri servizi.
Tra le situazioni più preoccupanti al momento quella relativa al livello dei fiumi: l’attenzione è rivolta soprattutto alla piena dell’Adige, che dopo l’esondazione a Egna ha già causato danni nella zona di San Michele all’Adige, deformando il ponte ferroviario e costringendo alla chiusura dell’A22.
Monitorata anche la foce del fiume Sarca, sul lago di Garda, dove già ieri sono state stese le reti di contenimento per il materiale che viene trasportato a causa del maltempo dal corso d’acqua. L’operazione è stata fatta per evitare che il legname e i detriti portati possano costituire pericolo alla navigazione. Sono 600 metri lineari che stamane, infatti, risultano aver trattenuto molto materiale. L’operazione che ha impiegato diversi Vigili del Fuoco Volontari di Riva del Garda è stata coordinata dall’ispettore Vigili del Fuoco Volontari Alto Garda e Ledro Marco Menegatti.
“I Vigili del Fuoco Volontari di Arco – precisa l’ispettore – stanno invece monitorando il corso del fiume in quanto lungo l’argine sono stati individuati punti sensibili dove l’acqua potrebbe esondare. Sacchi di sabbia e tutto ciò che serve sono pronti già sui luoghi sensibili. I monitoraggi continueranno finché sarà necessario”
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