Anche quest’anno il 15 agosto a Malga Zonta, a Passo Coe, nel Comune di Folgaria, si è tenuta la cerimonia di commemorazione del tragico 12 agosto 1944, quando 14 partigiani e 3 civili, furono uccisi dai nazifascisti in quello che viene ricordato come l’eccidio di Malga Zonta.
Centinaia le persone presenti e tanti anche i gonfaloni presenti a Passo Coe a cominciare da quelli dei Comuni e delle due Provincie di Trento e di Vicenza, oltre alle insegne dell’ANPI e delle associazioni d’arma. L’orazione ufficiale è stata affidata alla giornalista Laura Gnocchi, che ha recentemente raccolto in una pubblicazione, realizzata insieme a Gad Lerner, le storie di 400 partigiani.
“Ogni anno si torna a Malga Zonta prima di tutto contro la guerra e per la pace, per la memoria e contro l’oblio, per capire da dove veniamo, da dove viene la nostra Costituzione, con tutti gli impegni che prevede per l’affermazione di una società socialmente democratica, quella società mai definitivamente sicura, la società della fraternità e dei ponti minacciata ogni giorno dalla società dei muri e del rancore, dal nazionalismo e dal razzismo”, dice l’ANPI del Trentino, sottolineando il valore anche simbolico dell’evento in un anno difficile come questo 2020.
Tra i presenti anche il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, che ha spiegato come Malga Zonta dovrà diventare un luogo sempre più significativo, “perché un giorno – ha detto – non ci saranno più i partigiani a raccontare quei tragici fatti. E’ questo il senso del progetto del Parco Museo Malga Zonta e dell’iniziativa che sta nascendo, con il sostegno della Provincia, che prevede la creazione di alcuni sentieri tematici fra queste montagne. Uno di questi – ha aggiunto – sarà dedicato ai partigiani e partirà proprio da Malga Zonta”.
“E’ sempre importante essere qui – ha detto invece, in rappresentanza della Giunta provinciale, l’assessore Spinelli – in questo luogo di memoria che vogliamo valorizzare ulteriormente, rendendolo sempre più un luogo dedicato al ricordo e all’affermazione dei valori della pace“.
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