Mentre continua la mobilitazione dei lavoratori della Sicor di Rovereto, dopo che l’azienda ha deciso la disdetta degli accordi integrativi in maniera unilaterale, assorbendo gli aumenti contrattuali dai superminimi collettivi e cancellando la 14esima, si moltiplicano le dimostrazioni di solidarietà verso i metalmeccanici in lotta.
Dopo gli scioperi di solidarietà dei lavoratori della Dana di Arco, della Pama, della Bonfiglioli e della Meltalsistem, sempre di Rovereto, e della San Carlo Snacks di Lavis, anche i dipendenti di Trentino Digitale hanno avviato raccolta fondi per contribuire alla cassa di resistenza a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori Sicor.
Sono ben 174 infatti i dipendenti Sicor che, oltre al difficile periodo dell’emergenza sanitaria, alla luce delle decisioni aziendali vedono crescere le preoccupazioni per il loro futuro e quello delle loro famiglie, una preoccupazione che rischia di espandersi a tutto il settore produttivo trentino, che, come scritto nel comunicato della Rsu di Trentino Digitale, vede nella “lotta dei lavoratori Sicor non solo la difesa degli accordi ereditati negli anni, ma il baluardo che deve spedire al mittente questo attacco ai diritti dei lavoratori”.
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