Sarà istituita una procedura apposita per gestire l’ingresso in Trentino dei circa seimila lavoratori agricoli, provenienti per lo più dall’est Europa, che da fine agosto e per buona parte dell’autunno saranno occupati nella raccolta della frutta e nella vendemmia. Lo ha annunciato la Provincia, al termine di una riunione tra il presidente Fugatti, gli assessori all’agricoltura e alla salute e alcuni dirigenti di Provincia e Azienda sanitaria.
La soluzione individuata, che sarà regolamentata da un’ordinanza di prossima emanazione, prevede la registrazione accurata degli ingressi, la somministrazione di un tampone entro le 24 ore dall’arrivo in Trentino e, soprattutto, l’osservanza di quella che i tecnici hanno definito “quarantena attiva“, che consiste nella possibilità di operare all’interno dell’azienda agricola rispettando modalità operative specifiche e restrittive. Le aziende agricole saranno chiamate quindi adefinire dei gruppi di lavoro di massimo quattro persone, che condivideranno gli spazi ed il momento dei pasti, allo scopo di isolare al meglio eventuali insorgenze di contagio e facilitare l’attività di contact tracing.
Positiva la prima reazione da parte del mondo della Cooperazione, ampiamente interessato dalle misure, con il presidente Simoni che ha espresso soddisfazione per la tempestività del provvedimento, definito “serio e responsabile”.
Lascia una recensione