Si è spento qualche ora fa all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove era ricoverato nel reparto di rianimazione da venerdì scorso l’ex portiere del Trento calcio Gunther Mair.
Attualmente allenatore delle giovanili del Levico Terme, Mair, durante una passeggiata con la famiglia nei boschi della zona di Pinè, aveva accidentalmente calpestato un nido di vespe, venendo di conseguenza attaccato dallo sciame. Le punture riportate gli avevano provocato fin da subito un grave shock anafilattico, che aveva causato un arresto cardiaco.
Grazie all’intervento dell’elisoccorso ed al ricovero d’urgenza le condizioni dell’ex calciatore originario di Merano si erano stabilizzate, fino al decesso avvenuto in mattinata.
Mair, oggi 61enne, nella sua carriera aveva vestito le maglie di Trento, Rovereto e Arco, oltre che quele del Martina in serie C2 e della Salernitana in C1. Con i gialloblù del capoluogo era stato protagonista della storica promozione in serie C1 nel 1985.
Tanti i messaggi di cordoglio dal mondo del calcio provinciale e non solo: “Fai buon viaggio Gunther, eroe di tante battaglia in maglia gialloblù. Sei e resterai per sempre nei nostri cuori”, ha scritto il Trento calcio sui suoi profili ufficiali, mentre il Levico lo ricorda come “un pezzo di storia calcistica trentina e un gentiluomo nella vita. Il nostro portierone Gunther Mair non c’è l’ha fatta. La Società e tutto il mondo gialloblù abbracciano increduli e commossi la moglie Aurora, i figli Mirko e Michael, certi che dall’alto il nostro Gunterone continuerà a seguire con occhio attento la sua famiglia e i tanti portieri che con tanto amore ha cresciuto in questi anni”.
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