Martedì scorso via Sant’Andrea a Siror si è popolata di gente per assistere alla presentazione della mostra “Tutto a suo tempo e luogo”, che racconta la dimensione del tempo e il fascino dei luoghi attraverso le opere di artisti locali come Davide Pintar, Giovanni Doff Sotta e Stefano Simion.

Dopo essere stata esposta a Tonadico a Palazzo Scopoli, la mostra collettiva si è spostata ora nello storico tabià nel centro del paese.Ad inaugurare l’esposizione c’era il Coro Sass Maor con i suoi apprezzati cori di montagna, dando il via a quella che il ricercatore primierotto Gianfranco Bettega ha definito, richiamando il tema del paesaggio, come “un’esplorazione per ritrovare curiosità e stupore, che sia anche cura per i luoghi e per noi stessi”.

All’interno della mostra, visitabile fino al 16 agosto, troviamo le sculture di Giovanni Doff Sotta il quale, attraverso la sperimentazione di varie tecniche, porta a riscoprire e ritrovare le radici della civiltà contadina, e quelle di Stefano Simion che raccontano la modernità. I quadri di Davide Pintar raffigurano invece l’ambiente con le chiese, l’arte sacra, le case con il focolare, le fontane, gli strumenti musicali, il lavoro nei campi e le Pale di San Martino.