L’orso M49 l’ha fatto un’altra volta. E’ fuggito stamane dal recinto del Casteller, sopra Trento. Ne ha dato notizia alle 10.45 il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, intervenendo durante la discussione sull’assestamento del bilancio provinciale, che era da poco iniziata in Consiglio provinciale a Trento.
Già protagonista l’anno scorso di una prima evasione dalla stessa area del Casteller, M49 – ha spiegato Fugatti – , questa volta non ha scavalcato la recinzione, ma è riuscito a superare la barriera elettrica e, raggiunta l’ultima recinzione, ha divelto la rete elettrosaldata piegando l’inferriata dello spessore di 12 millimetri fino a ricavarne un’apertura sufficiente per scivolare all’esterno, in un punto al di fuori del campo coperto dalle telecamere.
Ad accorgersi dell’accaduto è stato il personale di guardia del recinto, che ha notato come ad un certo punto il segnale del radiocollare partiva dall’esterno del recinto.
Fugatti ha assicurato i consiglieri provinciali che appena possibile darà aggiornamenti sulla fuga, nel corso dei lavori in Aula. Al momento M49, che, a differenza della precedente fuga, è munito di radiocollare, risulta essere poco sotto la cima della Marzola.
La lunga fuga di M49 – che il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa aveva battezzato M49 “Papillon”, come il protagonista dell’omonima pellicola con Dustin Hoffman – era cominciata all’alba del 15 luglio 2019 quando, dopo aver superato le barriere di contenimento della struttura del Casteller, si era diretto (anche in quella occasione) nei boschi della Marzola, ed era terminata alle 21.30 del 28 aprile 2020, con la cattura da parte degli uomini del Corpo Forestale del Trentino sui monti sopra Tione nelle Giudicarie.
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