Con una macchina fotografica in una mano e una penna nell’altra, la scorsa settimana hanno girato la zona MAB (“Man and Biosphere”) delle Alpi Ledrensi e Judicaria per cercare di conoscere la storia di un luogo dove uomo e ambiente convivono senza scontrarsi. La scrittrice Eva Toschi, la fotografa Elena Adorni e l’illustratrice Eleonora Bonanzinga, protagoniste di questo viaggio, sono le vincitrici del bando “Residenza Creativa” per la realizzazione della mappa della Riserva di Biosfera Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria, che comprende i territori di Valle di Ledro, Valle del Chiese, Giudicarie e Tennese.
“L’obiettivo di Creiamo la Destinazione Unesco, progetto all’interno del quale si colloca la Residenza Creativa, è quello di riuscire a creare una destinazione turistica legata al riconoscimento MAB, rilasciato a territori particolarmente sostenibili per il rapporto tra uomo e natura. Si tratta di luoghi che hanno visto una crescita a livello territoriale, ma dove l’antropizzazione e gli interventi infrastrutturali non sono stati troppo pesanti. Tra le altre cose, il progetto si propone di realizzare una mappa concettuale dell’area MAB: è importante che le persone che ci vivono, ci lavorano e lo scelgono come destinazione turistica sappiano perché questo territorio è particolarmente sostenibile”, spiega Alessandra Tanas, che si occupa di seguire “Residenza Artistica”.
Per la realizzazione della mappa concettuale è stata quindi aperta una call alla quale si sono presentati 16 collettivi di artisti, rigorosamente composti da un fotografo, uno scrittore e un illustratore. La mappa sarà prevalentemente illustrata, ma sul retro è prevista la realizzazione di una moodboard che andrà ad approfondire la storia di luoghi e mestieri della MAB attraverso racconti e fotografie. Il lavoro finale sarà poi distribuito ai residenti in formato cartaceo, e verrà anche digitalizzato e inserito sui siti delle APT locali e dell’area MAB.
“Nel corso della Residenza Creativa abbiamo portato le ragazze per cinque giorni a vivere l’area MAB. Abbiamo trascorso un paio di giorni nelle Giudicarie, un giorno a Ledro, un giorno in valle del Chiese e un giorno nel Tennese, cercando di farle incontrare con persone del luogo, vivere determinate esperienze, vedere determinati paesaggi e parlare di determinati argomenti, come il futuro dell’agricoltura e dell’allevamento e il rapporto con l’orso. Abbiamo cercato – anche stancandole un po’ – di far vivere loro la specificità del luogo. Ovviamente poi toccherà a loro prendere tutti questi spunti e tradurli nella mappa concettuale e nella moodboard”, specifica Alessandra.
Mentre Elena ed Eleonora sono originarie di Parma, Eva, la scrittrice, viene da Roma, ma abita a Santa Caterina di Valfurva. Racconta di essere venuta a conoscenza del progetto tramite Alessandra, di esserne rimasta colpita e di aver cercato allora di mettere assieme il collettivo. “È stato un po’ difficile perché eravamo tutt’e tre in posti diversi del mondo: Elena era in Canada, io in Alta Valtellina e Eleonora a Parma. Però ci siamo trovate subito d’accordo su come sviluppare il progetto: perciò siamo riuscite a redigere la nostra proposta, che è stata fatta ancora prima di vedere il territorio: si tratta quindi di un’ipotesi astratta. Adesso però la svilupperemo sicuramente, anche grazie alle informazioni e alle conoscenze che abbiamo avuto modo di accumulare nei giorni scorsi”, racconta Eva, che già conosceva la zona MAB. “Ma solo come una passante: di certo non la conoscevo per le caratteristiche per le quali il territorio ha vinto il riconoscimento MAB”, specifica. “Per noi era interessante perché è una parte del Trentino poco conosciuta, dove c’è ancora un sacco di spazio per creare un turismo diverso, non aggressivo”, aggiunge.
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