Erano un centinaio i manifestanti che nella mattinata di mercoledì 8 luglio hanno sfidato il sole battente su piazza dante, a Trento, per contestare l’abbattimento dell’orsa del Monte Peller. La protesta, lanciata dall’associazione animalista Oipa, era rivolta direttamente al presidente della Provincia Fugatti, firmatario della contestata ordinanza, a cui è stato chiesto “un atto di clemenza”.
“Siamo certi d’interpretare il sentire comune, espresso persino delle persone che sono state attaccate, in maniera non grave, dall’orsa: loro stessi hanno chiesto di non ucciderla”, ha affermato il presidente nazionale di Oipa Massimo Comparotto, che ha minacciato di presentare ricorso al Tar per chiedere la sospensiva dell’ordinanza. “JJ4, che ha 14 anni come attestato dall’esame del dna, nella sua vita non ha mai manifestato aggressività e ha agito probabilmente per difendere i propri cuccioli. Ricordiamo che l’abbattimento di un orso può avvenire, per legge, solo in caso di comprovata pericolosità nei confronti dell’uomo e quando si sia verificata l’inefficacia di misure alternative incruente” ha concluso il presidente di Oipa, raggiunta in piazza da vari esponenti dell’ambientalismo e della politica provinciale.
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