Tra i temi affrontati durante il Question Time in apertura della prima sessione di luglio del Consiglio provinciale non poteva mancare l’orso responsabile del recente ferimento di due uomini sul Monte Peller.
A chiedere chiarimenti rispetto alla gestione della situazione da parte della Provincia alcuni consiglieri di opposizione, con quesiti di diverso tenore.
Lucia Coppola, di Futura, ha chiesto al presidente della Provincia la ragione dell’ordinanza di soppressione dell’orso, “dal momento che i due uomini non hanno fatto alcun rumore per palesare la loro presenza come è invece consigliato dal protocollo sui comportamenti quando ci si avventura negli habitat del plantigrado, e non è stato ancora chiarito se si è trattato dell’attacco istintivo di una femmina di orso che voleva proteggere i suoi cuccioli”.
L’assessore Gottardi ha detto che l’abbattimento dell’orso è stato deciso in base al pericolo che l’aggressione possa ripetersi: “Anche il patto sottoscritto con Ispra e Governo prevede la rimozione degli orsi in caso di pericolo. Il presidente, inoltre, è responsabile dell’incolumità dei cittadini. Nessun provvedimento verrà comunque eseguito prima di aver individuato il soggetto in questione”.
Il consigliere del Patt Lorenzo Ossanna invece ha richiesto informazioni rispetto all’utilizzo dello spray al peperoncino per difendersi dalle aggressioni dell’orso, considerato uno strumento utile ma vietato in Italia fino al 2017, stimolando la Provincia a rendere disponibile questo prodotto a tutti coloro, residenti e non, che vogliono tutelarsi da eventuali attacchi del plantigrado. L’assessore Zanotelli ha risposto che a fronte del no dell’allora ministro degli Interni Minniti, la Pat continua a ritenere lo spray non letale per gli orsi e poco utile per dissuaderli in caso di atteggiamenti aggressivi. “C’è stato un incontro con la Questura”, ha ricordato l’assessora, “perché questo strumento venga dato in dotazione ai forestali. A fronte dei recenti avvenimenti la Giunta sottolinea la necessità dell’uso dello spray”.
Sul tema anche l’intervento di Alessio Manica, del Pd, che partendo dai fatti del Peller ha chiesto se sia vero che il monitoraggio genetico degli orsi è passato da annuale a biennale e sulla base di quale evidenza scientifica sia stata presa la decisione di permettere l’abbattimento di un esemplare di orso. Infine, il consigliere ha chiesto perché, se per la Giunta i plantigradi costituiscono un problema, ha comunque deciso di ridurre i controlli.
L’assessore Spinelli ha quindi risposto assicurando che nessun provvedimento di abbattimento verrà eseguito finché non sarà individuato il soggetto problematico. Sarà garantito il prosieguo del monitoraggio della presenza del plantigrado iniziato 18 anni fa, che è senza pari in Europa, paragonato con tutti gli altri territori dove l’animale è presente, in Italia e all’estero. Risposta che non ha convinto Manica: “Paragonarci ad altri territori non regge: se l’orso rappresenta un grave pericolo il monitoraggio va tenuto alto e frequente, aldilà della soglia statistica delle altre regioni”.
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