Dal 22 di giugno saranno nuovamente possibili le attività relative ai ricevimenti di matrimonio o di altre cerimonie, secondo le disposizioni specifiche previste dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Lo ha deciso nella giornata di oggi la Giunta provinciale, disponendo un protocollo volto a regolare lo svolgimento dei ricevimenti limitando al massimo i rischi.

Ogni fase dell’evento, informa la Provincia, dovrà essere programmata anticipatamente.  Oltre a garantire distanziamento e igienizzazione costante inoltre si dovrà valutare, laddove la struttura del locale lo consenta, l’istituzione di percorsi unidirezionali, per garantire un flusso ordinato della clientela. Per la formazione dei tavoli si dovrà privilegiare l’assegnazione dei posti tenendo conto dei nuclei famigliari, conviventi e frequentatori abituali, per ridurre il possibile rischio di contagio.

Le modalità di lavoro e utilizzo dei locali di fornitori di servizi esterni dovranno essere preventivamente concordate con la struttura ospitante il ricevimento, in modo tale da garantire il rispetto delle condizioni di sicurezza, e i gruppi musicali dovranno distanziarsi dal pubblico per almeno 3 metri, qualora non provvisti di barriere antidroplets in prossimità del microfono. In generale sono da privilegiare gli spazi all’aperto in quanto presentano minori rischi di trasmissione del virus.

Una notizia che fa il paio con le nuove misure organizzative comunicate dal servizio Servizi funerari del Comune di Trento, che per quanto riguarda la celebrazione dei funerali, torna alle disposizioni vigenti prima dell’emergenza sanitaria.

Rimane la costante attenzione nell’evitare assembramenti dopo la cerimonia e le limitazioni relative alla capienza massima: 38 posti per la Chiesa del Redentore e 25 posti per l’atrio delle camere mortuarie, mentre per le altre chiese cittadine il limite alla capienza è quello stabilito per ciascuna dal parroco.