28 marzo 2020. Piena pandemia. Dopo aver passato le precedenti tre settimane a costruire arnie di due sistemi diversi (Zander e top bar) eravamo pronti a ricevere i nostri primi due nuclei di api nel giardino sulla Dom-Pedro-Straße.
È cosí che abbiamo iniziato, in uno studio di urbanistica e architettura, tra la falegnameria e i corsi di apicoltura, per accrescere e diffondere consapevolezza sull’importanza di questi piccoli insetti per la nostra sussistenza e perché no, per sfruttare il giardino e rendere piú piacevoli le pause pranzo.
Ma è arrivato covid e le restrizioni ci hanno colti di sorpresa. In Germania non c’è mai stato un lockdown restrittivo come in Italia. Dal 10 marzo molte aziende, come la nostra, hanno istituito il telelavoro come prassi. Dal momento che l´apicoltura é considerata alla stregua dell´allevamento e l’agricoltura, eravamo autorizzati a prenderci cura delle nostre api. Nei nostri spostamenti casa-lavoro (normalmente in giorni festivi) eravamo sempre pronti a esibire il biglietto da visita per confermare che stessimo andando nella direzione giusta.
Se solo la tuta da apicoltore avesse uno schermo in plexiglass al posto della rete, sarebbe una perfetta barriera anti covid!
Ormai da quasi tre mesi, si è stabilita una routine e la domenica è la giornata dedicata alle api: picnic in giardino a distanza e ispezione ad una ad una delle arnie (dalla settimana scorsa siamo a quota quattro!). Da attivitá di squadra tra colleghe, è diventata una vera e propria passione. Alla fine di qualsiasi riunione, ci intratteniamo sul da farsi durante la successiva ispezione.
Ognuno di noi ha trovato spontaneamente il suo personaggio. Ci sono la biologa naturalista sempre a caccia delle pubblicazioni più aggiornate e la detective costantemente alla ricerca di indizi e prove per monitorare e documentare lo stato della colonia e che ormai vive in uno stato di ossessione da previsioni metereologiche. C’è la chirurga tormentata dall’ordine e la pulizia che raschia via la cera in eccesso da ogni telaio in maniera compulsiva. E poi c’è il capo, che veglia sulla struttura architettonica delle arnie e di tanto in tanto aggiunge o sostituisce listelli di legno a mo´ di intervento di ristrutturazione.
Naturalmente amici e familiari non hanno tardato a farsi coinvolgere e rendersi indispensabili per la squadra! Insomma, quasi un organismo complesso con un’unica coscienza come un alveare!
Bravaaaaa